Non profit
USA: Attenzione all’ipnotizzamento da corporation e mass-media
Prosegue l'attivismo della nonnina Doris "Granny D" Haddock, nonostante il sopore post-elettorale
SANTA FE’ (USA) – Chiusa l’ennesima tornata elettorale, si prosegue col business as usual. Dai falchi sempre belligeranti alla farsa dell’accordo antitrust Governo-Microsoft.
Meglio: tutti pronti a metter mani al portafoglio in vista delle prossime festività, con Thanksgiving in arrivo a fine mese. Questo solo importa, al cittadino medio come all’imprenditoria e alle grandi testate. Già, perché mai notare (e far notare) il risicato 50 per cento di affluenza alle urne? Oppure le diversità del livello di partecipazione delle cosiddette minoranze, ad esempio? Per tacere delle ‘promesse’ dei vincitori nella risoluzione dei problemi reali del paese – disoccupazione, salute, educazione, giusto per offrire qualche traccia. Più che il volere della popolazione, rimane in piedi il vecchio adagio pseudo-costituzionale: chi vince, anche per un pelo, piglia tutto. Del resto ce ne freghiamo. Difficile, insomma, rompere l’American Trance, quello stato di l’ipnotizzamento generale che da tempo affligge colpisce la stragrande maggioranza della gente.
Ovvero: “Se noi Americani siamo davvero divisi in due fronti, non si tratta di conservatori contro liberal. I due campi opposti includono piuttosto quanti sono politicamente attenti e gli ipnotizzati – dalla televisione ed altri mass-media, con le loro profferte di candidati preconfezionati e bugie a iosa.” Questa l’opinione, tanto garbata quanto asprigna, di Doris “Granny D” Haddock, la novantaduenne che nel 1999-2000 attraversò a piedi gli Stati Uniti a sostegno della riforma sui contributi per le campagne elettorali. Lo stralcio è ripreso da un suo recente intervento pubblico in quel di Boston, appropriatamente rilanciato in questi giorni http://www.alternet.org/story.html?StoryID=14506 sul sito di Alternet. Intervento in cui la nonna-attivista non risparmia certo bordate pesanti: “Oggi siamo costretti a vivere nel duro mondo inventato da un pugno di cavalieri delle corporation i cui valori sono completamente estranei a quella moderazione ed equanimità su cui per così tanto tempo hanno poggiato le fondamenta del successo americano e del sogno americano dell’abbondanza per tutti.” Da qui, l’inevitabile appello finale: “Conservatori e liberal unitevi! Passate ai giovani problemi ed opinioni, create quelle nuove aspettative che possano coinvolgerli in prima persona, che possano stimolarli a rimanere informati, a considerarsi cittadini capaci di risolvere i problemi della democrazia.” Appelli forti e vibranti — ma che paiono destinati a rimanere inascoltati. E tuttavia, quel che conta è che GrannyD non si stancherà certamente di ripeterli, di portarli nelle case di tutti e di ciascuno. Ovviamente grazie anche all’annesso http://grannyd.com/ sito web dove il tutto viene ampliato e replicato. Un megafono dove si insiste tra l’altro per l’autogoverno e il Bill of Rights, oltre che specificare come trattasi di un “100% volunteer website”. Una voce importante nel variegato panorama dell’Altra America odierna – semi di speranza lanciati con forza a infrangere un soporifero futuro…
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