Non profit

Meeting Rimini: Guzzetti, Costituzione salvaguardi di più il privato sociale

Guzzetti, ricordando che l'art. 118 già sancisce il principio di sussidiarietà, ha auspicato ulteriori elementi che costituzionalizzino la salvaguardia e il rafforzamento del privato sociale

di Redazione

La revisione del Titolo II del Libro I del Codice Civile è stata l’oggetto del convegno “Nuova legge sul non-profit: quali prospettive?”, organizzato oggi dalla Fondazione per la Sussidiarietà e dall’Acri-Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa. Si è fatto il punto su come il nuovo quadro normativo disegnato dal testo di legge delega recentemente licenziato dalla Commissione appositamente insediata dal viceministro dell’Economia, Roberto Pinza, possa meglio valorizzare il ruolo dei corpi intermedi nella società, fra cui le stesse Fondazioni.

Insieme al viceministro Pinza, ne hanno parlato il presidente dell’Acri Giuseppe Guzzetti, il presidente della Fondazione per la Sussidiarietà Giorgio Vittadini, l’onorevole Gianni Alemanno, il presidente dell’Agenzia per le Onlus Stefano Zamagni, il professor Mario Nuzzo presidente della Fondazione Tercas, il segretario generale della Fondazione per la Sussidiarietà Emmanuele Forlani, entrambi membri della suddetta Commissione.

In particolare, Guzzetti ha sottolineato l’importanza e l’apprezzabilità della riforma, che riconduce la disciplina che regola le Fondazioni di origine bancaria nell’alveo del diritto comune dettato dal Codice Civile, pur permanendo la normativa specifica che le indirizza in tema di organizzazione e di composizione dei loro organi.

Guzzetti ha sottolineato che la nuova legge chiarisce ancora una volta che la vigilanza sulle Fondazioni – attualmente ancora in capo al Ministero dell’Economia e delle Finanze, in attesa che venga istituita un’Autorità ad hoc – riguarda esclusivamente profili di mera legittimità del comportamento delle Fondazioni rispetto alla legge e ai loro statuti e non il controllo sui singoli atti, in linea con quanto già stabilito dalla Corte Costituzionale con le sentenze 300 e 301 del 2003.

Il Presidente dell’Acri, ribadendo l’opportunità della vigilanza sulla gestione del patrimonio delle Fondazioni, ha peraltro messo in guardia da rischi che nella formulazione definitiva dell’articolato che il Governo trasformerà in disegno di legge non si lascino margini per interpretazioni intese a limitare l’autonomia delle Fondazioni nell’esercizio della loro attività erogativa, che è di competenza esclusiva dei loro organi, i cui amministratori ne rispondono pienamente.

A chiusura del suo intervento Guzzetti, ricordando che la Carta Costituzionale (art. 118) già sancisce il principio di sussidiarietà, ha auspicato che si arricchisca di ulteriori elementi che costituzionalizzino specifici principi di salvaguardia per il rafforzamento e l’espansione del privato sociale, che della sussidiarietà orizzontale è il protagonista, a permeante presidio di libertà e democrazia.

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