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Finanziaria: le Ong, ignorate le nostre richieste

L’Associazione delle Ong esprime forti critiche al ddl sulla Finanziaria 2003 approvato alla Camera, per le poche risorse da destinare all’Aiuto Pubblico allo Sviluppo.

di Redazione

Non solo sono state completamente ignorate le richieste delle ONG, ma l?incremento dei fondi per la cooperazione allo sviluppo fino allo 0,20% del PIL previsto per il 2003 viene innanzitutto subordinato al Patto di Stabilità e poi ottenuto con operazioni contabili. ?L?aumento delle risorse destinate alla cooperazione è innanzitutto un dovere morale ed un preciso impegno del nostro Paese ? dichiara il Presidente dell?Associazione ONG Italiane Sergio Marelli. L?insignificante incremento previsto per il 2003 non può essere interamente destinato ai fondi globali decisi dal G8, quali ad esempio quello per la lotta all?AIDS, quello per il Nepad e, non ultimo, quello per l?iniziativa sull?e-government tanto cara al nostro Presidente del Consiglio. Occorre infatti ricordare che in sede di Nazioni Unite era stato chiaramente indicato come tali fondi non dovessero sottrarre risorse alla cooperazione allo sviluppo, bensì essere finanziati con risorse aggiuntive.? ?Questa manovra ? continua Marelli ? unita all?inaccettabile contabilizzazione della cancellazione del debito bilaterale nei fondi destinati all?APS, rende il cosiddetto aumento delle risorse per il 2003 una mera operazione di facciata. Le ONG si oppongono fortemente a tali provvedimenti, che mirano unicamente a mettere a posto i conti pubblici senza però rispettare gli impegni presi dall?Italia e più volte riconfermati in sede internazionale. Non dimentichiamo inoltre le disposizioni paradossali cui sono soggetti i volontari operanti all?estero: sono cittadini italiani che si impegnano, nei fatti e non a parole, per le popolazioni più povere e che, oltre a non essere tutelati da questo Governo, si vedono anche tassati da esso. L?esenzione fiscale per le indennità ricevute per il loro servizio di volontariato sarebbe un piccolo ma significativo segnale della reale volontà di promuovere e supportare la solidarietà degli italiani.? Le ONG ribadiscono inoltre la totale contrarietà riguardo le disposizioni introdotte dalla Finanziaria in merito alla legge 209, che regola l?iniziativa italiana per la cancellazione del debito dei Paesi più poveri, che aboliscono gli obiettivi quantitativi e temporali inerenti la riduzione del debito vincolandola alle esigenze di finanza pubblica. ?A fronte di questa situazione ? conclude Marelli ? chiediamo al Senato che ponga rimedio a questa soluzione finanziaria che ha il sapore dello ?specchietto per le allodole?, ma che è sempre più lontana dalle esigenze dei poveri del pianeta e dalla reiterate e circostanziate richieste di chi da sempre si impegna in prima persona.?


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