Sostenibilità

Torre Guaceto (Br), oasi del Wwf in fiamme

L'associazione lancia un grido di allarme: «Nessuno fera i killer della Natura Protetta».

di Redazione

Sarebbe di origine dolosa l’incendio che ieri pomeriggio ha distrutto diversi ettari di canneto e macchia mediterranea nell’oasi di Torre Guaceto non ha altra natura. La sorveglianza attiva nell’oasi ha consentito di dare l’allarme fin dal mattino e tutto sembrava essere sotto controllo, ma alle 15 le fiamme alimentate da un forte vento di scirocco, hanno distrutto canneto, macchia mediterranea e le numerose specie di animali che vivono nella zona: testuggini e rettili in particolare che non riescono a trovare scampo e tra questi il raro e prezioso Colubro leopardiano (un piccolo serpente tipico dell’area).

«Dopo l’oasi delle Cesine sempre in Puglia e quella di Torre Salsa in Sicilia, viene colpita un’altra area del WWF e qui il danno al paesaggio e alla fauna e’ gravissimo. – dichiara Michele Candotti, Segretario generale del WWF Italia – Il canneto si rigenerera’ facilmente, ma non la macchia mediterranea. Per anni questa rimarra’ una lingua di terra sfregiata; moltissimi gli animali rimasti intrappolati nelle fiamme. L’aspetto piu’ sconcertante e’ che l’incendio doloso in un’area protetta come questa e’ un puro atto di vandalismo; qui non si potra’ mai costruire, cacciare o coltivare alcunche’, e’ solo volonta’ di distruzione’».


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