Volontariato

Brescia, centro di salute intitolato a Hina

Intitolazione questa mattina, anniversario dell'uccisione della giovane Hina Salem

di Redazione

Un anno fa, a Sarezzo, alle porte di Brescia, veniva uccisa Hina Salem, la giovane pachistana che ha pagato con la vita le scelte che ha voluto fare. Questa mattina le è stato intitolato il centro di salute internazionale e medicina transculturale di Brescia con una cerimonia fortemente voluta dalla vicepresidente della Regione e responsabile del Tavolo territoriale di Brescia, Viviana Beccalossi. Presenti anche il direttore generale dell’Asl, Carmelo Scarcella, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, Emilio Quaranta, e gli avvocati della ragazza pachistana.

Già mesi fa Beccalossi aveva chiesto che Hina non fosse dimenticata e avanzato la proposta che oggi è divenuta realtà. «Brescia e tutti gli altri centri produttivi del nostro Paese – ha detto Viviana Beccalossi – hanno bisogno degli immigrati regolari. Di persone perbene che giungano in Italia per lavorare, che vogliano vivere l’integrazione come ricerca di una propria identità nel rispetto della libertà di ognuno e di regole condivise. Con la cerimonia di oggi raggiungiamo un traguardo che ritenevamo indispensabile, e cioè che la voce di Hina potesse continuare a farsi sentire. La sua storia resterà indelebile in quella di Brescia, una vicenda tristissima, alla quale i bresciani hanno rivolto la massima attenzione con quella riservatezza e quello spirito critico che ha sempre contraddistinto la nostra gente».

In provincia di Brescia oggi vivono oltre 150mila immigrati (di cui 130mila regolari); una percentuale molto alta rispetto al totale degli abitanti (14%) che ha spinto gli amministratori bresciani a studiare, e trovare, il modo di rispondere in particolare alle loro molteplici esigenze sanitarie. Nel 2006 il centro di medicina internazionale ha erogato circa 9.750 visite, mentre nei primi sei mesi del 2007 ne sono già state effettuate quasi 6mila. Obiettivo del Centro inaugurato oggi è che anche attraverso le cure gli immigrati possano essere aiutati con informazioni certe e puntuali a regolarizzare la loro permanenza in Italia.


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