Volontariato

Consumi: in Italia in 10 anni + 10,9% settore Tlc

Un'indagine di Confcommercio

di Redazione

In dieci anni e’ radicalmente cambiata la struttura dei consumi in Europa: nel 1995 si spendeva di piu’ per alimentari e vestiario, nel 2005 trasporti, comunicazioni e servizi ricreativi, alberghi e ristoranti sono in testa alle preferenze dei consumatori europei. L’Italia ha registrato incrementi molto modesti in tutti i comparti di spesa, ad eccezione del capitolo comunicazioni (+10,9%), e in molti casi al di sotto della media europea. E’ quanto risulta da un’indagine di Confcommercio sul periodo 1995-2006 incentrata sui consumi in europa.

Uno studio incentrato sui consumi che, nel 2005, hanno inciso per quasi il 60% sul Pil nella media dei 16 paesi dell’Ue. Performance simile a quella dell’Italia anche per la Francia che registra i maggiori incrementi di spesa nelle comunicazioni (+12,6%) e per i prodotti e servizi ricreativi e culturali (+5,6%). Sul versante prezzi crescono, nella media del decennio, quelli relativi a sanita’, istruzione, tabacchi e abitazione (tutti intorno ad un +3,9%); diminuiscono quelli delle telecomunicazioni (-1,6%). Nell’arco di questi dieci anni, l’Irlanda e’ il paese che ha registrato i maggiori incrementi di spesa per prodotti alimentari (+2,9%), abbigliamento e calzature (+10,45%), trasporti (+6,1%), comunicazioni (+22,2%), il Lussemburgo per bevande alcoliche e tabacchi (+4,5%), la Gran Bretagna per ricreazione e cultura (circa l’8%), la Grecia per il comparto ristorazione e alberghi (+4,8%), la Svezia per l’istruzione (+13,3%), la Spagna per abitazione, energia e acqua (+3,9%).


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