Cultura

Zero responsabilità uguale zero efficacia

Saggi/ Ecco perché gli aiuti allo sviluppo falliscono

di Joshua Massarenti

Forte della sua lunga e deludente esperienza alla Banca mondiale (dal 1985 al 2001), l?economista americano William Easterly, in forza all?università di New York, ha deciso di regolare i conti con il passato attraverso un pamphlet contro le politiche di aiuti della comunità internazionale. I disastri dell?uomo bianco. Perché gli aiuti dell?Occidente al resto del mondo hanno fatto più male che bene mette in mostra le conseguenze peggiori dei piani escogitati in Occidente per salvare il Sud del mondo dalla povertà. Non è la prima volta che uno specialista si mette a fare le pulci alla comunità dei donatori: basti ricordare le critiche ferocissime sferrate da Joseph Stiglitz (ex responsabile della Banca mondiale e premio Nobel per l?economia nel 2001) nel suo La globalizzazione e i suoi oppositori.

Ciò che tuttavia colpisce nel saggio di Easterly è l?originalità. Partendo dal presupposto che non bisogna «abbandonare gli aiuti per i poveri, ma fare in modo che essi giungano effettivamente a destinazione», Easterly mette a confronto Pianificatori e Cercatori. Il Male contro il Bene. Alla prima categoria appartengono personaggi degni del peggior burocrate dell?era sovietica: menti brillanti, protagoniste di piani quinquennali calati dall?alto e con pochissimi riscontri con la realtà. Esempio parossistico di questi ?grandi piani? sono gli Obiettivi del Millennio fissati dall?Onu nel 2000 per dimezzare la povertà entro il 2015 e coordinati da Jeffrey Sachs, la sua bestia nera. In un?intervista rilasciata a Le Monde, l?economista americano ricorda come «le Nazioni Unite hanno già riconosciuto che gli Obiettivi non saranno raggiunti alla data prevista». Ma ciò che più urta Easterly è il fatto che nonostante gli insuccessi, «nessuno sarà ritenuto responsabile. Ecco perché così tanti soldi sono stati sprecati».

Da qui la necessità di «introdurre un sistema di responsabilità individuale», che l?economista americano sintetizza con due concetti chiave: Feedback (ritorno) e Accountability (responsabilità). «Coloro che sono incaricati di gestire l?aiuto delle istituzioni internazionali o delle agenzie nazionali devono rendere conto e dimostrare i loro risultati. In caso contrario, i loro budget vanno tagliati». Fuori i Pianificatori e spazio quindi ai Cercatori. Il loro pregio? «Hanno un approccio molto più pragmatico» alla povertà. «Cercano soluzioni concrete a problemi riscontrati sul terreno, esattamente come Muhamed Yunus con la Grameen Bank, la prima banca di microcredito».

William Easterly
I disastri dell?uomo bianco
Bruno Mondadori, pp. 437, euro 34


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