Cultura

Università: l’dentikit dei triennali di Verona

Si laureano prima, sono piu' giovani, più regolari, frequentano di piu' i corsi e svolgono piu' tirocini e stage. Il rilevamento da parte di Alamlaurea

di Redazione

Questo l’identikit dei laureati di primo livello a Verona secondo il rilevamento di Almalaurea che ne ha coinvolti 3.324. Per la prima volta, infatti, a distanza di sei anni dall’avvio della riforma degli ordinamenti didattici, il cosiddetto ”3+2”, e’ possibile scattare la fotografia dei laureati triennali che si sono iscritti e hanno concluso gli studi nei corsi riformati: i laureati del 2006 che hanno cominciato e terminato gli studi nell’Universita’ riformata sono, infatti, ormai la maggioranza.

”In generale i laureati di primo livello si laureano prima, sono piu’ giovani, piu’ regolari, frequentano di piu’ e fanno piu’ tirocini e stage – commenta Andrea Cammelli, direttore di AlmaLaurea – E’ possibile dunque dare un messaggio tutt’altro che sconfortante rispetto agli esiti della riforma. Rimane l’alta percentuale dei giovani che concludono la laurea di primo livello e intendono, per scelta o per difficolta’ di accesso al mondo del lavoro, iscriversi alla laurea specialistica”. La riforma, per effetto della riduzione della durata legale del percorso di studi e per l’accresciuta regolarita’, ha contribuito ad abbassare l’eta’ media alla laurea: per i laureati di primo livello di Verona e’ di 24,3 anni, un valore in linea con i 24,2 anni della media nazionale e ben lontano dai 28 anni che caratterizzavano i laureati italiani alla vigilia della riforma. A livello nazionale, i laureati in corso lievitano dal 9,5% dei laureati pre-riforma (del 2001) al 49% dei laureati di primo livello del 2006.

Nell’Ateneo di Verona i laureati di primo livello in corso sono il 52%, un valore superiore alla media nazionale. Questo non toglie che cominciano a crescere i fuori corso anche tra i laureati di primo livello. A Verona questo fenomeno avviene piu’ o meno in linea rispetto alla media nazionale: il 38% e’ al primo anno fuori corso (contro il 37%), l’11% e’ al secondo anno fuori corso (contro il 14,5%).

La riforma universitaria ha portato anche ad un aumento dei laureati che frequentano regolarmente le lezioni rispetto al pre-riforma: il 72% dei laureati triennali ha frequentato oltre i tre quarti degli insegnamenti previsti. L’assiduita’ alle lezioni coinvolge 73 laureati di primo livello su cento (con grandi variazioni tra facolta’ e facolta’). I laureati dell’Universita’ di Verona, nel loro complesso, vengono soprattutto da famiglie dove il titolo di istruzione superiore entra per la prima volta in casa: il 81% ha entrambi i genitori non laureati; una percentuale che sale all’83% per i laureati post-riforma di primo livello, confermando cio’ che la riforma ha reso possibile, ovvero un allargamento dell’accesso agli studi universitari a fasce di popolazione meno avvantaggiate. Secondo l’indagine di Almalaurea, i laureati con diploma tecnico o professionale, che a livello nazionale erano il 30% nel pre-riforma 2001 e sono ora il 31% nel primo livello post-riforma, in questo Ateneo raggiungono, sempre con riferimento ai triennali, il 38%. Nel passaggio dai laureati pre-riforma del 2001 ai laureati di primo livello aumenta in modo consistente la quota di chi ha svolto tirocini e stage riconosciuti dal corso di studi: dal 18% al 58%. I laureati veronesi di primo livello coinvolti in tali esperienze sono il 68,5%, quota nettamente superiore alla media nazionale.

Un aspetto importante della formazione universitaria, che viene penalizzato nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento, e’ rappresentato dalle esperienze di studio all’estero. Il fenomeno, dovuto alla riduzione della durata del percorso di studi, ma anche all’elevato numero di esami da superare nel triennio; nel complesso degli Atenei, infatti, la partecipazione a programmi di studio all’estero si e’ ridotta dal 18,8% rilevato fra i laureati pre-riforma del 2001 all’8,8% dei triennali 2006. Nell’Ateneo di Verona l’esperienza di studio all’estero coinvolge 13 laureati su cento di primo livello (9,7 con programma Ue), in misura maggiore rispetto alla media nazionale (8,8%). Secondo la rilevazione di Almalaurea l’87% dei laureati triennali si dichiara complessivamente soddisfatto del corso di studi a fronte della media nazionale dell’88%. I laureati di primo livello di Verona promuovono le aule (giudicate in modo positivo dal 74% dei veronesi contro il 67% della media nazionale), ma anche le biblioteche e i rapporti con i docenti. Il 46% giudica invece in numero inadeguato le postazioni informatiche (la media nazionale pero’ e’ del 53%). Alla domanda se si iscriverebbero di nuovo all’Universita’ risponde ”si”’, ed allo stesso corso dell’Ateneo, il 63% dei laureati di primo livello (contro il 69% del complesso). Una percentuale che aumenta considerando anche i laureati che si riscriverebbero all’Universita’ di Verona, ma cambiando corso (11%). Fra i laureati pre-riforma del 2001 l’intenzione di proseguire gli studi riguardava 60 laureati su cento (17 con un master universitario). La percentuale raggiunge il 65% nel collettivo dei laureati di primo livello (contro l’83% della media nazionale). Il 49% dei laureati triennali di Verona che ha espresso queste aspirazioni formative punta ad una laurea specialistica, con grandi variazioni tra facolta’ e facolta’.

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