Formazione

I campeggi top secret pagati dal ministero

Da 43 anni il ministero della Pubblica istruzione finanzia campeggi estivi per gli studenti, accompagnati dai docenti di educazione fisica. Però ci vanno solo i ragazzi della Campania e del Veneto...

di Redazione

Da 43 anni il ministero della Pubblica istruzione finanzia campeggi estivi per gli studenti, accompagnati dai docenti di educazione fisica. Però ci vanno solo i ragazzi della Campania e del Veneto. Come mai? Tutti gli altri non ne sanno nulla. Un esempio di pessima comunicazione e un?occasione educativa persa.

Sono 43 anni che il ministero della Pubblica istruzione finanzia campeggi estivi per gli studenti, sborsando 70mila euro all?anno. Però da 43 anni ci vanno pressoché solo studenti campani e veneti. Favoritismi? Campanilismo? No, è che tutti gli altri studenti d?Italia dell?iniziativa non sanno nulla.

Ecco la storia. Nel 1964, il ministero della Pubblica istruzione si pose il problema di offrire agli studenti delle scuole elementari e medie una valida esperienza educativa da vivere in ambiente naturale. Il progetto del campeggio estivo fu avviato in via sperimentale in due luoghi: nella radura di Lacero, provincia di Avellino, a 1.050 metri di altezza, e in provincia di Belluno, ai piedi delle Alpi. L?idea era che se l?iniziativa avesse dato risultati positivi sarebbe stata estesa anche ad altre realtà italiane. L?esperienza positiva lo è senza dubbio, visto l?entusiasmo che prende ogni anno 450 studenti campani e veneti, che si alternano ogni quindici giorni dal 1° luglio al 20 di agosto, ospitati in strutture prefabbricate e in tende canadesi che consentono i campeggi itineranti durante le escursioni di più giorni. Accompagnati da insegnanti di educazione fisica, gli studenti praticano pallacanestro, pallavolo, equitazione, ping pong.

Perché allora l?iniziativa è così poco conosciuta? In primo luogo non sono informati i dirigenti scolastici delle scuole, che a loro volta dovrebbero informare le famiglie e gli studenti. Gli esperti che operano presso i Provveditorati agli studi, e che dovrebbero informare i professori di educazione fisica nelle scuole, se interpellati rispondono che qualcosa c?è, da qualche parte, ma non si sa dove e chi la gestisce. Se vi intestardite e consultate il sito del ministero della Pubblica istruzione, alla voce ?studenti? non troverete nessuna informazione, e la solfa non cambia cliccando sotto la voce ?famiglia? o ?progetti? o ?convivenza civile?. Il tesoro si nasconde sotto la voce ?attività motorie e sportive?, in fondo alla pagina, dove un?immagine delle Alpi bellunesi vi esorta a cliccare per avere dettagli, forniti dall?Ufficio scolastico provinciale di Belluno, su date, luoghi, modalità di partecipazione. Peccato che dietro la foto delle cime innevate vi comparirà soltanto una pagina bianca! Del campeggio che si svolge in provincia di Avellino invece trovate foto, finalità educative e perfino i nomi degli insegnanti di educazione fisica addetti alla cucina, ma non le modalità di partecipazione.

Terminata l?affannosa ricerca, si pongono alcune domande. Perché il ministero della Pubblica istruzione tiene nascosta una così bella iniziativa che consentirebbe a tanti studenti di vivere un?impagabile esperienza educativa nella natura? Perché non estenderla invece a ogni provincia, individuando un?area apposita e attrezzandola? Se questo fosse accaduto, avrebbero vissuto l?esperienza del campeggio ben 46.350 studenti ogni anno, che dal 1964 a oggi fanno circa 2 milioni.

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