Sostenibilità

E’ boom del gelato a chilometri zero

Per la Coldiretti spopolano i gelati dai gusti locali: pistacchio di Bronte a Catania, bergamotto in Calabria, more della Valpolicella a Verona

di Redazione

E? boom del tipico anche nei gelati con la crescita delle richieste di gusti di stagione e locali ottenuti da prodotti caratteristici del luogo di vacanza. Lo afferma la Coldiretti nel sottolineare che si tratta di una tendenza che oltre a garantire prodotti freschi e genuini contribuisce a ridurre l?inquinamento ambientale perché a differenza di quelli esotici devono percorrere solo una breve distanza prima essere spalmati sul cono.

Se nel centro di Catania è possibile gustare il gelato al pistacchio di Bronte, sul lungomare di Reggio Calabria si può assaporare quello al bergamotto, mentre a Cuneo spopolano frutti di bosco e nocciole del Piemonte Igp. Si tratta – sottolinea la Coldiretti – di una risposta alla crescente domanda di prodotti legati al territorio che garantiscono freschezza e genuinità, ma anche di una tendenza coerente con la sensibilità ambientale di consumatori che per ?salvare il clima? vogliono adottare comportamenti attenti al risparmio energetico e all’emissione di gas serra dovuti ai trasporti.

E nasce anche – continua la Coldiretti – nel pieno centro di Verona la prima gelateria dove è possibile scegliere tra una ampia selezione di gusti a base di prodotti locali, come le more della Valpolicella, i marroni di montagna di San Zeno, l’amarone di Negrar e il limone di Torri del Benaco acquistati direttamente dagli agricoltori delle campagne limitrofe, come pure il latte che proviene dagli allevamenti del monte Baldo o le uova da un’azienda padovana.

Una alternativa al consumo di gusti con prodotti esotici che devono essere importati da paesi lontani con il consumo di petrolio ed emissioni di C02: per trasportare a Roma un chilo di papaya dall’Argentina in volo per una distanza di 12mila km si consumano 5,4 kg di petrolio e si liberano 16,2 kg di CO2 mentre per un kg di mango dal Cile si richiede la combustione di 5,8 kg di petrolio con l’emissione di 7,4 kg di CO2.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA