Cultura

Papa: Casini dà il benvenuto a Giovanni Paolo II

Il presidente della Camera ha preso la parola per sgombrare subito il campo dal fardello della vecchia frattura consumata tra Stato e chiesa

di Redazione

E’ toccato a Pierferdinando Casini aprire l’emozionante cerimonia della visita del Papa a Montecitorio. Il presidente della Camera ha preso la parola per sgombrare subito il campo dal fardello della vecchia frattura consumata tra Stato e Chiesa quando la breccia di Porta Pia pose fine definitivamente al potere temporale. Casini ha sottolineato come l’evento di oggi ”non fa che rendere ancora piu’ lontano e sfocato nel tempo il ricordo di fratture che si consumarono e che sono state poi ricomposte e definitivamente superate”. E oggi, ha proseguito Casini, ”il rispetto profondo che contraddistingue le due istituzioni permette di esprimere con responsabilita’ principi di autonomia che sono patrimonio di tutti”. Una autonomia che pero’ , e’ stato il ragionamento del presidente della Camera, non puo’ impedire di guardare all’esempio e alla parola del Pontefice con grande attenzione e considerazione. ”Ascolteremo il Santo Padre – ha infatti detto Casini – consapevoli che nell’esercizio delle nostre responsabilita’ di legislatori, ciascuno di noi deve farsi guidare dalla propria coscienza e dalle proprie convinzioni, rispondendo anzitutto al popolo che ci ha eletti. Ma la ascolteremo Santita’, anche come parte di quella umanita’ senza confini cui Lei si e’ sempre voluto rivolgere , non escludendo nessuno dalla sua generosa opera pastorale, e per tutti spendendo le parole della fede in Dio e della fiducia nell’uomo”. Casini ha toccato le corde piu’ sensibili del Pontefice indicando le grandi questioni ancora aperte relativi alla difesa dei diritti dell’uomo, dallo sfruttamento dei minori ai paesi poveri, dalla pace al terrorismo: ”Su ciascuno di questi temi i responsabili politici del mondo, nella loro difficile azione, hanno sempre potuto contare sul sostegno e l’incoraggiamento delle Sue parole e delle sue iniziative”, ha detto il presidente della Camera. Anche sulla costruzione dell’Europa, Casini ha visto l’impronta del Pontefice condividendo in pieno la necessita’ di preservare la matrice spirituale dell’Europa e dei suoi popoli, ”un’anima che e’ essenzialmente cristiana, anche per chi cristiano non e”’. Casini ha idealmente indicato il Pontefice quale faro che puo’ illuminare il percorso tormentato dell’uomo ma anche del politico, di fronte alle ”incognite del domani e al timore per il futuro e del futuro”. ”Non ci sono piu’ comode certezze ideologiche, ne’ le promesse della scienza e della tecnica sono sempre cosi’ rassicuranti”, ha affermato Casini che, a nome di un Parlamento ”pluralista”, ha rivolto al Pontefice parole di stima, ammirazione e riconoscenza. ”Il suo elevato magistero – ha concluso Casini – ci richiama infatti alla nobilta’ della politica, a ritrovare la parte migliore di noi stessi per metterla al servizio della comunita’ nazionale”.


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