Mondo
Truman Capote, la realtà al limite
Narrativa. I racconti brevi dello scrittore, con cinque inediti
di Andrea Leone
Truman Capote
La forma delle cose
Garzanti, pp. 460, euro 18
Truman Capote è uno degli scrittori leggendari della letteratura americana del XX secolo. La sua figura celebre e chiacchierata di uomo mondano e dissacratore, cui sono stati dedicati persino alcuni film, ha però forse oscurato il suo lavoro di scrittore, tra i più originali della sua generazione. Garzanti, la sua casa editrice italiana, colma questo vuoto pubblicando un importante volume, che potrà risultare interessante ai lettori più fedeli ma anche a chi non lo conosce ancora. Possiamo leggere, oltre a racconti noti e celebrati, anche una manciata di inediti, testi risalenti prevalentemente ai primi anni 40 e quindi scritti da un autore appena ventenne, come ad esempio La forma delle cose (1944), il racconto che dà il titolo al libro, o Un visone tutto suo, datato 1943. Questi inediti rivelano i modi immaturi e non perfettamente compiuti dell?apprendistato, ma è facile vedere nell?ottimo e fulminante Le pareti sono fredde, scritto nel 1943, che ha per protagonista una ragazza della high society, quel segno inconfondibile, quel misto di cinismo ed eleganza, crudeltà e oggettività, quell?intima natura cinematografica che costituiscono il tono e il dono delle sue pagine maggiori.
Forse nei racconti più che nei romanzi Capote mostra la sua statura e la sua razza di animale letterario puro e potente. Crudele osservatore e sofisticatissimo scrittore, l?autore americano riletto oggi non ha perso nulla del suo mordente, come tutti coloro che sono destinati ad essere dei classici. Capote ebbe un?infanzia infelice e una giovinezza disordinata. Rifiutato dai genitori a sei anni, crebbe in Alabama con i nonni e il profondo Sud rimarrà lo sfondo prediletto delle sue opere, con le sue atmosfere gotiche e surreali e i suoi personaggi estremi e sconfitti, in preda a un?incessante lotta con i demoni, spesso destinata ad essere persa. Omosessuale, irresistibilmente portato allo scandalo e alla trasgressione, condusse una vita all?insegna dell?eccesso, ma tutto questo per lui rappresentò solo materiale letterario, un tema come un altro capace di diventare epico attraverso la scrittura.
I racconti raccolti ne La Forma delle cose sono stati scritti in circa quarant?anni; dagli episodi giovanili degli anni 40 fino alle ultime opere domina su tutto il grande talento di narratore di Capote, la sua rara capacità di creare personaggi veri e di portarli verso situazioni-limite, tra realismo e fantastico, invenzione delirante e rappresentazione lucida ed esatta della realtà.
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