Welfare

Chiquita, nuova denuncia per i fondi ai paramilitari

Depositati in un tribunale Usa 16 capi d'accusa diretti alla multinazionale delle banane per il suo rapporto con le feroci Auc colombiane. A denunciarla sono due organizzazioni di diritti umani

di Daniele Biella

Dopo la multa, ora arriva la denuncia ufficiale di violazione dei diritti umani. Una grana in più, questa volta più difficile da risolvere senza perdere credito, per la Chiquita Brands, nota multinazionale produttrice di banane.

“In conseguenza ai suoi ingenti finanziamenti rivolti alle Autodefensas Unidas de Colombia (Auc), l’azienda si rende complice delle violazioni ai diritti umani di centinaia di colombiani”, recita parte del testo con cui il Columbian institute of international law e l’ong Hearth rights international si sono presentati alla Corte federale del New Jersey.

Le due organizzazioni, che rappresentano parte delle vittime delle Auc, hanno presentato alla Corte 16 capi d’accusa nei quali “risulta chiara l’attività della Chiquita di finanziamento e armamento di gruppi terroristi colombiani”, dice Arturo Carrillo del Colombian institute, “allo scopo di mantenere i suoi profitti nelle regioni bananifere del paese”.

“Abbiamo fatto causa negli Stati Uniti”, prosegue Carrillo, “perchè è un paese dove esiste il concetto di responsabilità legale, mentre in Colombia i complici economici dei paramilitari non vengono mai perseguiti”.

Nel marzo di quest’anno la Chiquita Brands era stata condannata da un’altra Corte statunitense a pagare una multa di 25 milioni di dollari per i finanziamenti illeciti che la multinazionale ha destinato alle Auc. Finanziamenti che ammontano ad almeno un milione e mezzo di dollari.


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