Economia

Legacoop Forlì: bilancio sociale, 5,6 milioni in solidarietà

Per la prima volta l'organizzazione cooperativa delle province di Forlì e Cesena, forte di 256 coop associate, fa i conti con l'impatto socioambientale delle proprie attività

di Giampaolo Cerri

Quattrocento iniziative di solidarietà nel 2001: 101 iniziative di beneficenza, 213 sponsorizzazioni e 98 iniziative ricreativo-culturali, per un impegno economico complessivo di oltre 5 milioni e 650 mila euro. Sono alcuni dati inseriti nel primo bilancio sociale per Legacoop di Forlì-Cesena. Il documento, che misura la sostenibilità socioambientale delle attività economiche, sarà presentato nel corso del XXI° Congresso dell’associazione (in programma venerdì 15 novembre nella Sala Zambelli della locale CCIAA).
Nel campo della solidarietà le cooperative associate hanno diversificati gli interventi: per la ricerca scientifica (oltre 200.000 euro), iniziative a sostegno della scuola e dell?università (7.280 euro), organizzazione diretta di manifestazioni sportive (1.651.620 euro), solidarietà (107.700 euro). Le sole sponsorizzazioni per un ammontare complessivo di 1 milione e 864 mila euro.
Legacoop Forlì-Cesena associa 256 cooperative. I soci (dati al 31/12/2001) sono 81.196, 263 in più rispetto all?anno precedente. A livello provinciale, circa un cittadino su quattro è socio di una cooperativa aderente a Legacoop. Gli occupati sono 9.338 (+ 9,09% rispetto al 2001); di questi, 6.252 sono addetti fissi e 3.086 stagionali. Circa il 42% degli addetti, fra fissi e stagionali, sono donne, impiegate nei servizi, nel sociale e nel comparto agroalimentare. Degli occupati, oltre il 30% sono soci lavoratori.
Complessivamente il valore della produzione raggiunge quasi 1 miliardo e 700 milioni di euro, ossia 3.283 miliardi di lire (+7,8%).
Gli utili registrati dalle cooperative sono pari a euro 75.780.000 (146 miliardi di lire, +8,75%). Il capitale sociale ammonta complessivamente a 73.582.000 euro (142 miliardi di lire), registrando un aumento di quasi 14 miliardi di lire rispetto all?anno precedente. L?incremento si riscontra in tutti i settori, così come per le riserve di capitale, che complessivamente sono passate dai 708 miliardi di lire del 2000 ai 793 miliardi di lire (quasi 410 milioni di euro) del 2001.
Il valore aggiunto rappresenta la ricchezza prodotta dall?intero sistema di cooperative associate. Complessivamente, le cooperative hanno prodotto un valore aggiunto di 501 milioni e 813 mila euro su una produzione totale di 1 miliardo e 695 milioni di euro, con un incidenza del 29,59%. Tale ricchezza è stata destinata alla remunerazione del lavoro ed a relativi oneri sociali (a beneficio questi ultimi della collettività) per il 66,78%.
Acquisti di beni e servizi: il 61% avviene sul territorio.
In totale il valore degli acquisti per servizi, materie prime, sussidiarie e di consumo delle cooperative aderenti a Legacoop Forlì-Cesena è pari a circa 1 miliardo e 168 mila euro. Di questi il 61% viene effettuato sul territorio locale, con ovvie ricadute positive per tutta l’economia di Forlì-Cesena.
Il bilancio sociale sfata anche un “mito” relativo alla cooperazione, ovvero che la maggioranza del fatturato sia effettuato in stretta relazione con gli enti pubblici. In realtà il fatturato derivante da appalti per privati è pari all’80% del totale, a dimostrazione del fatto che le cooperative operano in un mercato concorrenziale e quindi in competizione con altre forme di impresa.
Mediante la costituzione di una cooperativa i promotori (soci) finalizzano una reciproca relazione di natura economica e sociale, che si esplicita nel cosiddetto scambio mutualistico, radice del sistema cooperativo. Dal punto di vista economico, la mutualità interna (ovvero nei confronti dei soci) ha raggiunto, nel 2001, un valore pari a 1 miliardo e 244 milioni di euro. Una cifra che è pari al 71% del valore complessivo della produzione e ben superiore ai valori di prevalenza previsti dalla riforma del diritto societario. Il dato più importante riferibile alla mutualità esterna è rappresentato dal versamento obbligatorio del 3% dell?utile che ogni cooperativa effettua alla chiusura annuale del bilancio al Fondo mutualistico per lo sviluppo della cooperazione (Coopfond).
Nel 2001 le cooperative della provincia di Forlì-Cesena hanno depositato risorse pari a 2 milioni 324 mila euro, a fronte di un totale versamenti, a livello nazionale, che nel corso degli esercizi 2000/01 è stato di 18 milioni e 600mila euro. Il dato si commenta da sé: il movimento cooperativo provinciale contribuisce all?attività del Fondo, mediamente, per il 12,5%.

Democrazia economica e partecipazione alla vita di impresa
Sempre in relazione all?attività sociale, alto è il livello nel quale si esercita la partecipazione democratica all?esercizio dell?impresa. Nel 2001 le riunioni e gli incontri cui hanno partecipato soci e consiglieri delle cooperative sono state oltre 3.500. In particolare, la partecipazione dei soci alle Assemblee delle cooperative ha raggiunto il circa 70%, con punte del 95% nelle cooperative di lavoro. Quanto ai Consigli di Amministrazione la percentuale di presenza alle riunioni ha oscillato fra l?80 e il 100 per cento, con una media pari al 92%.
Parallelamente, non possiamo non considerare la partecipazione democratica in Legacoop nel corso del 2001. I dati confermano l?esistenza di una buona rete di rapporti e la continuità di un confronto sostanziale fra associazione ed associate.
Perché si aderisce a Legacoop Forlì-Cesena
I motivi che spingono una cooperativa ad aderire a Legacoop Forlì-Cesena sono cambiati profondamente nel tempo, ma emergono due costanti: il valore della solidarietà fra imprese, inteso come capacità del movimento cooperativo di “fare sistema” anche e soprattutto nei momenti critici, e l’alto livello di affidabilità e professionalità nei servizi offerti dall’associazione. Incide diversamente rispetto al passato la motivazione “ideologica”, specie nelle nuove associate, anche perché è dato comune che nel rapporto cliente-fornitore, l?adesione ?non fa la differenza?. In questo caso gli interlocutori valutano soprattutto la qualità e l?efficienza del lavoro svolto o del servizio fornito.
I rapporti di Legacoop con gli interlocutori esterni
I rapporti dell’associazione con enti pubblici, Associazioni di rappresentanza, Università e Terzo settore sono stati analizzati attraverso la tecnica del focus group. Complessivamente, si può affermare che gli interlocutori esterni di Legacoop percepiscono il movimento cooperativo come un segmento determinante del contesto economico e sociale del territorio: ?il più grande apporto del movimento, è che fa tessuto?. Le critiche più frequenti alla ?eccessiva chiusura del sistema cooperativo che, dall?esterno, è spesso percepito come un monolite?.
Valutazioni finali
Dal ?sistema? cooperativo il territorio locale attende risposte ai nuovi bisogni espressi dalla collettività. Serietà e capacità di innovazione proiettano Legacoop fra i soggetti attori del rapporto domanda-offerta. Emerge, dal bilancio sociale, la necessità di assumere un ruolo maggiormente propositivo e di effettuare una promozione mirata sui valori del movimento cooperativo.
Gli interlocutori esterni conoscono bene il movimento. Merito di una presenza ?storica? sul territorio ma anche di una trasparenza di azione che contraddistingue, per i valori che esprime, ogni impresa associata. Ciò che rileva, in particolare, è la corrispondenza degli ideali cooperativi e della mission di Legacoop all?attività economica e sociale realizzate dalle associate e dall?organizzazione.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.