Formazione

Coldiretti: “Made in Italy è primato da difendere”

E' quanto ha affermato il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, al Forum dell'agricoltura

di Redazione

“Difendere i primati dell’agroalimentare ‘Made in Italy’ significa difendere il territorio italiano, che e’ il vero valore aggiunto del nostro paese, perno di un nuovo modello di crescita sul piano economico, ambientale e sociale”. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, al Forum dell’agricoltura che si e’ svolto con la partecipazione del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Il ‘Made in Italy’ rappresenta circa il 15% del Pil, secondo solo al comparto manifatturiero, ma esprime anche – sottolinea la Coldiretti – i livelli qualitativi piu’ elevati.

Si tratta di un risultato ottenuto grazie all’impegno di quasi un milione di imprese agricole presenti in Italia, le quali curano un territorio di quasi 15 milioni di ettari. Un’ attivita’ – continua Coldiretti – che ha consentito di raggiungere primati quantitativi con l’agricoltura italiana che e’ in Europa il primo produttore di riso, tabacco, frutta fresca e ortaggi freschi; il secondo produttore di fiori, uova, pollame vini e mosti; il terzo produttore di carne bovine, barbabietola da zucchero, di frumento”.

“L’agricoltura italiana ha fatto la scelta di una campagna libera da organismi geneticamente modificati e – riferisce Coldiretti – ha conquistato vari primati: la leadership europea nel biologico, in quanto in Italia si trovano un terzo delle imprese biologiche europee e un quarto della superficie bio dell’Unione, superando il milione di ettari, con 49.859 imprese agricole; la leadership europea nei prodotti tipici con 159 i prodotti a denominazione o indicazione di origine protetta riconosciuti dall’Unione Europea, 107 Dop e 52 Igp., 484 i vini Doc, Docg e Igt; la scelta della tolleranza zero nei confronti dei rischi di contaminazione da Ogm;il record a livello comunitario nella sanita’ della frutta e verdura con una percentuale di irregolarita’ dell’1,3%”.


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