Economia

Terzo o non più terzo?/ Dibattito. Tertium non datur?

Punto primo: l’autonomia del sociale. Titolavamo così la nota che sullo scorso numero di Vita lanciava il dibattito sulla terzietà del terzo settore e dei suoi dirigenti...

di Redazione

Punto primo: l?autonomia del sociale. Titolavamo così la nota che sullo scorso numero di Vita lanciava il dibattito sulla terzietà del terzo settore e dei suoi dirigenti, soprattutto di quelli che presiedono organismi di rappresentanza. Un dibattito che già alla prima settimana ha suscitato molto interesse. E anche polemiche, di fronte all?adesione di gran parte della dirigenza del terzo settore ad un manifesto (www.cittadinanzademocratica.it) di ?Militanti di e per il PD?. Come ci ha scritto Luca Jahier: «Nel pieno rispetto delle scelte di tanti amici comuni, la vera posta in gioco sono due beni preziosi costruiti con tanta fatica in questi anni: l?autonomia del sociale e delle sue rappresentanze; la terzietà come luogo possibile di incontro, sinergia e protagonismo comune tra forze che pur esprimono inclinazioni o scelte politiche anche opposte».

Crediamo, come i tanti che ci hanno scritto, che ciò di cui oggi ha più bisogno il terzo settore è di non essere definito dallo Stato e dal mercato. Deve ritrovare in sé le ragioni del suo essere terzo, della sua terzietà, ed è un problema identitario, culturale e non di rappresentanza. Pena l?essere mangiato o annesso, vuoi dallo Stato, vuoi dal mercato, entrambi in ricerca disperata di pezzi vitali di società. Perciò, in questo numero e nelle prossime settimane, continueremo a discutere dando conto delle ragioni di tutti, con la trasparenza e la lealtà necessarie ad una presa di coscienza comune, grazie a una riflessione pacata e senza anatemi o con la pretesa di definire una posizione dogmatica.

Questa settimana ospitiamo l?intervento di Mauro Magatti e l?opinione di Andrea Tieghi che il manifesto di Cittadinanza democratica ha firmato. Continueremo con una riflessione di Savino Pezzotta e l?opinione di Michele Candotti (segretario generale del WWF), e poi, ancora, sono previsti interventi di Marco Revelli, Aldo Bonomi ed Edoardo Patriarca e di tutti quelli che vorranno confrontarsi su un tema così importante per il futuro non solo del terzo settore, ma di tutte le soggettività sociali che pensano che l?autonomia del sociale sia un bene per tutti.


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