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Contro lepatite C linvestimento è la professionalità
Professionalità e continuo investimento sulla formazione, questi gli asset su cui si fonda lazione di EpaC a sostegno dei malati di epatite C
di Redazione
Professionalità e continuo investimento sulla formazione, questi gli asset su cui si fonda l?azione di EpaC a sostegno dei malati di epatite C. E tutto grazie al contributo dei sostenitori. L?EpaC, come spiega Ivan Gardini, presidente dell?associazione, è una onlus che dal 1999 si occupa «di fornire counselling gratuito ai malati di epatite C e ai loro familiari. Il counselling è di alto profilo, poiché tratta una materia scientifica e legale, nonché fiscale e civilistica. L?epatite C è una malattia cronica, così come la cirrosi e l?epatocarcinoma: patologie che danno luogo alle domande di pazienti e familiari, che necessitano dell?intervento di personale preparato».
Il modello finanziario e gestionale di un?associazione come questa ha come obiettivo prioritario il mantenimento di una struttura che necessita di personale specializzato, composto spesso da pazienti ed ex pazienti addestrati da professionisti, in grado di fornire – solo nel 2006 -oltre 9mila consulenze. Un numero elevato considerando che gran parte delle entrate con cui l?associazione affronta i costi in termini di personale, affitto delle sedi, spese di stampa e divulgazione materiale e amministrativi, provengono dall?intervento di soci sostenitori privati (50%) e aziende, mentre è ridotto l?intervento offerto dalle istituzioni. Su questo tema Gardini ribadisce l?attuale eccellenza di un certo non profit italiano «che ha raggiunto livelli organizzativi, di qualità di contenuti e servizi, di competenze e know how che le istituzioni pubbliche si sognano, il tutto gestito con risorse finanziarie limitate, al punto che i manager di aziende pubbliche avrebbero molto da imparare dagli amministratori di associazioni medio-piccole. Il non profit professionalizzato può piacere o no, ma è una realtà, che soddisfa molta domanda».
Il costo di ogni consulenza gratuita fornita è di circa 15 euro. Sono consulenze di alto profilo. «Se un cittadino dovesse rivolgersi a un medico o a un avvocato spenderebbe 10-20 volte in più per avere le stesse informazioni», aggiunge. «A questo aggiungiamo il valore delle campagne informative, i finanziamenti alla ricerca. Diamo impiego a persone svantaggiate e riusciamo a soddisfare le richieste di chi si rivolge a noi. Non è poco».
In una struttura come questa, che eroga servizi specializzati, i costi del personale sono i più significativi. «Eroghiamo compensi fissi a tre persone, tutte con invalidità pari o superiori al 50%, che dedicano non meno di 6 ore quotidiane all?attività di loro competenza», spiega Gardini. «Poi abbiamo cinque referenti regionali che dedicano 3-5 ore settimanali gratuitamente. Ci rivolgiamo inoltre a collaboratori fissi e ai volontari. Infine abbiamo cinque consulenti specialisti che formano il comitato scientifico e legale». Su un fronte finanziario di questo tipo, per Gardini «l?uso di strumenti ?commerciali? di fund raising altro non è che la diretta conseguenza di un mancato riconoscimento istituzionale». D?altra parte non ci sono alternative per un?associazione che non può vendere dei beni o dei servizi.
Associazione Epac Onlus
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