Welfare

Freedom, per capire i ragazzi

Leggete Freedom, il giornale dell’Istituto penale minorile di Casal del Marmo, perché dalla lettura di testimonianze come quella che pubblichiamo

di Ornella Favero

Leggete Freedom, il giornale dell?Istituto penale minorile di Casal del Marmo, perché dalla lettura di testimonianze come quella che pubblichiamo, di Giuseppe, possono venire, anche agli adulti, idee nuove sul modo in cui affrontare il dialogo con le giovani generazioni: «La gioventù di oggi è bruciata perché non sa quel che fa. Faccio un esempio: il sabato vanno in discoteca, si impasticcano, si ubriacano, e poi si legge sui giornali che tanti di loro muoiono in incidenti di macchina facendo morire anche persone che stavano viaggiando tranquillamente. I giovani vivono a modo loro: non hanno interessi, non hanno un dialogo con i genitori, e per questo si trovano spesso in situazioni pericolose, come è successo a me. La gioventù attuale vive solo per se stessa e non gliene frega niente di quello che succede nel mondo. Non credo che i giovani di oggi pensino al futuro perché non hanno voglia di stancarsi a pensare e perché non riescono ad immaginarlo. (?) Vivono in gruppo e organizzano la loro vita giorno per giorno, così possono divertirsi e dire tra loro cose di cui non parlano con altri perché pensano che gli ?altri?, cioè gli adulti, non potranno mai ragionare come loro. Io ho fatto uso di droga, come molti giovani d?oggi, perché mi piaceva lo sballo, quando il cervello non funziona più».

Qui capalbio
A Capalbio Cinema, rassegna internazionale del cortometraggio che porta in scena oltre cento film provenienti da trenta Paesi, c?è una sezione, «A corto di diritti». Quest?anno è una giuria di 20 giovani detenuti dell?Istituto penale minorile di Nisida che ha scelto il vincitore di questa sezione. Il senso di questo coinvolgimento dei ragazzi reclusi lo spiega bene Gianluca Guida, direttore dell?Istituto di Nisida: «Anche a partire dalla proiezione di un film si impara a raccontare la propria storia e quella degli altri, a fare esperienza di sé e mettere ordine nei propri pensieri, a farsi un?immagine plausibile della realtà».


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