Famiglia

Una casa contro la tratta

Isoke Aikpitanyi, protagonista di una storia (vera) di strada e minacce

di Emanuela Citterio

Per tre anni ha vissuto sulla strada. Schiava della tratta. è anche lei una de Le ragazze di Benin City (Melampo). Solo che è stata più fortunata. Per questo il suo volto è sulla copertina del libro scritto con Laura Maragnani.

Cosa l?ha spinta a raccontare?
Il bisogno di far capire quello che noi ragazze nigeriane abbiamo vissuto e stiamo vivendo. è un modo per denunciare. E anche per dire che è possibile uscirne.

Cos?è la casa di Isoke?
Quando ho lasciato la strada, alcune ragazze hanno cercato rifugio a casa mia. Poi si è creato un gruppo di ex clienti che si sono resi conto di avere la responsabilità di alimentare il traffico. Ora sono 80. E vanno sulle strade a sensibilizzare gli altri. La casa di Isoke è un progetto di muto-auto aiuto. In Val D?Aosta, dove abito, ho trovato una casa in affitto. Non abbiamo soldi, ma partiremo lo stesso.

E' stata minacciata dal racket per quello che fa. Ha paura?
Ho più paura di non poterlo fare. Mi peserebbe troppo.

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