Politica

Libano: l’ira di Amnesty contro le Nazioni Unite

Amnesty International chiede all'Onu di indagare sui crimini di guerra di Hezbollah e Israele nel conflitto libanese

di Redazione

Amnesty International esorta l’Onu a condurre un’inchiesta approfondita sui ”crimini di guerra” commessi a suo parere da Hezbollah e Israele durante il loro conflitto dell’estate scorsa, perche’ in caso contrario la storia rischia ”di ripetersi”. ”Senza un’inchiesta completa e imparziale condotta dall’Onu e che preveda dei risarcimenti per le vittime, c’e’ il pericolo reale che la storia si ripeta”, avverte l’organizzazione di difesa dei diritti umani in un rapporto pubblicato in occasione del primo anniversario dell’inizio della guerra tra Hezbollah e Israele. Amnesty ”condanna l’assenza totale di ogni misura, nei due Paesi interessati come a livello internazionale, mirata a perseguire legalmente i responsabili dei crimini di guerra e di altre gravi violazioni”, commmesse durante il conflitto, che e’ costato la vita a oltre 1.200 libanesi, per la maggior parte civili, e a 163 israeliani, 119 militari e 44 civili. L’organizzazione con base a Londra esorta il Consiglio di sicurezza dell’Onu a imporre a Israele e a Hezbollah un embargo sulle armi ”fino alla creazione di un sistema che permetta di assicurarsi che non si utilizzeranno armi per commettere gravi violazioni del diritto umanitario internazionale”. Il rapporto invita Israele a ”consegnare le mappe delle zone dove le sue forze lanciato bombe a frammentazione” e piazzato mine terrestri, ”per evitare di fare nuove vittime” civili. A Hezbollah chiede invece di dare informazioni sui due soldati israeliani che tiene in ostaggio dal 12 luglio 2006.


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