Sostenibilità

Ma la notte si/ In cerca di mio nonno, malato di alcol

In questa intervista don Mazzi afferma che non riesce a sopportare chi esagera con il bere. Ma anche che gli adulti devono smettere di avere paura...

di Redazione

Antonio Mazzi, fondatore di Exodus, cosa le piace della notte?
Antonio Mazzi: Adoro il tempo che mi lascia a disposizione. La notte mi permette di scrivere, articoli e libri. Eccetto quella del giovedì che uso per pregare. Anche io ho bisogno di fare rifornimento.
Vita: C?è qualcosa che proprio non le va giù?Mazzi: Quando ci si riempie di alcol. Il bere proprio non riesco a sopportarlo. A pelle mi fa più male delle altre droghe. Sarà il ricordo di tutte le volte che sono andato per osterie a tirare fuori mio nonno. Il bicchiere è l?anticamera della dipendenza.

Vita: A che ora spegne la luce?
Mazzi: Dormo poco, dalle due alle sei. Anche perché normalmente fino alle 11, mezzanotte sono in oratorio a parlare con i ragazzi.

Vita: Serate di svago mai?
Mazzi: Quando posso vado ai concerti di musica classica. Bach, Beethoven e i russi sono i miei preferiti.

Vita: Come sono le sue notti?
Mazzi: Io vivo in comunità. Con noi ci sono 14 ragazzi in misura alternativa. Le pattuglie della polizia sono una presenza costante. Non si fidano di noi e quindi fanno i controlli in camera quasi tutte le notti.

Vita: Le discoteche le piacciono?
Mazzi: Ci vado anche. A Cavriana, per esempio, nel mantovano, dove ce ne siamo inventati una in perfetto stile Exodus.

Vita: Quale è la notte della sua vita?
Mazzi: Una delle due notti di Natale che ho passato alla Stazione Centrale di Milano. Prima la messa, poi i balli, i canti, la festa. A un certo punto alle due di notte, fratel Ettore mi prende sotto braccio. Mi porta in un bagno. Accovacciato c?era il corpo di una giovane ragazza stroncata dalla droga. L?ho presa in braccio. Tutto inutile. Non ricordo nemmeno il suo nome. Certe volte la notte fa paura, e invece noi adulti per primi dobbiamo toglierci dalla testa questo fantasma. Altrimenti saremmo dei cattivi maestri.


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