Cultura

Domani scendono in piazza gli agricoltori

A Bologna con lo slogan "Giù le mani dalla qualità italiana"

di Redazione

Dopo migliaia di incontri della Coldiretti a tutti i livelli territoriali con la presentazione della motivazioni della protesta a Prefetti, Sindaci e tutti i Segretari di Partito, è pronta la piu? grande manifestazione promossa dagli agricoltori negli ultimi anni, alla quale sono arrivati segnali di sostegno dalle forze sociali, dal mondo politico e dai rappresentanti delle Istituzioni regionali come, tra gli altri, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, quello del Veneto Giancarlo Galan e della Lombardia Formigoni, ma anche dai Sindaci di grandi città come Venezia con Massimo Cacciari.

L?appuntamento è a Bologna l?11 luglio a partire dalle ore 10,00 in Piazza VIII Agosto da dove sfilerà il corteo tra le principali vie della città per ritornare, attraverso via dell?Indipendenza, nella medesima piazza dove la manifestazione si concluderà con l?intervento del Presidente dal megapalco con la scritta ?Giu? le mani dalla qualità italiana?. Alla manifestazione parteciperanno gli agricoltori provenienti dalle campagne di ogni regione con auto, pullman, treni speciali e aerei.

Nella capitale dell?agroalimentare italiano gli agricoltori insieme a cittadini, mamme, giovani e studenti manifesteranno contro l?immobilismo di fronte al dilagare del falso Made in Italy e il tentativo di standardizzare e omologare verso il basso la qualità dell?agricoltura italiana per asservirla ad un modello di sviluppo produttivistico, contrario all?interesse delle imprese, dell?ambiente e dei consumatori. Una richiesta che sarà ribadita anche a Roma.

La protesta ?rimbalzerà? anche a Roma dove fino al 12 luglio saranno presidiati dagli imprenditori agricoli della Coldiretti la Camera, il Senato e il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. ?Ministro, giu? le mani dalla qualità italiana? è lo slogan di una manifestazione necessaria per difendere i primati dell?agroalimentare italiano, e con essi la salute dei cittadini, la qualità dell?ambiente e il reddito delle imprese agricole.

Il maldestro tentativo di cancellare la legge sull?obbligo di indicare in etichetta l?origine degli alimenti per favorire le importazioni, il via libera all?invecchiamento artificiale del vino con i trucioli e la proposta di sperimentare gli Ogm in prodotti base dell?agroalimentare nazionale, sono solo gli ultimi esempi delle decisioni assunte dal Ministro delle Politiche Agricole Paolo De Castro sul quale gravano anche le pesanti responsabilità dei ritardi nell?attuazione di praticamente tutte le misure previste in finanziaria per il settore.

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