Politica

Le nebbie della cooperazione

Presentato dalla campagna Sbilanciamoci! il terzo Libro bianco sulla cooperazione allo sviluppo. Qualche luce. Parecchie ombre

di Maurizio Regosa

Illustrato stamane a Roma il Libro bianco 2007 sulle politiche pubbliche di cooperazione allo sviluppo in Italia, curato dalla campagna Sbilanciamoci! Una ricerca che mette in evidenza luci e ombre relative alla cooperazione allo sviluppo del nostro Paese. Quanto alle luci, sono da connettere essenzialmente al cambio di rotta voluto dal governo Prodi: l?aumento delle risorse (dopo la Finanziaria dello scorso anno, 260 milioni sono arrivati dall?extragettito); l?avvio della riforma della legge 49, che è del 1987, attraverso un progetto di legge delega attualmente incardinato in Senato; il Dpef licenziato appena qualche giorno fa nel quale ? come ha precisato Patrizia Sentinelli, viceministra agli Esteri ? ?sono indicate nero su bianco politiche e risorse, cosa che non era scontata. Un successo reso possibile anche dal lavoro delle organizzazioni e degli operatori sociali?. Quanto alle ombre, la ricerca evidenzia ? oltre alla straordinaria difficoltà di recuperare dati comprensibili ed inequivocabili ? una confusione piuttosto preoccupante: non c?è coordinamento né regia per l?aiuto allo sviluppo, le risorse sono gestite da più soggetti (il Ministero degli affari esteri ne gestisce appena il 25%, sorprendentemente; essendo la parte del leone svolta dal Ministero dell?economia, e ?in maniera non condivisa? si puntualizza). Non solo: l?assenza di una gestione trasparente ha permesso che venissero contabilizzati circa 30 milioni spesi per i Cpt come aiuto allo sviluppo, mentre sempre più in crisi (organizzativa, progettuale, gestionale) appaiono le Direzioni generali del ministero degli Esteri. Nella seconda parte il Libro bianco affronta in modo analitico la cooperazione multilaterale, considerandola però come una sorta di ?rifugio?, una opportunità amministrativa, una ?cooperazione multilaterale senza multilateralismo?, come l?ha definita uno dei curatori del volume, Tommaso Rondinella. Stimolando sia la viceministra Sentinelli che il suo collega Paolo Cento a una riflessione sulla qualità dell?impegno multilaterale, che va ripensato, qualificato meglio. ?Va senza dubbio puntualizzata la qualità della spesa rispetto a delle strategie che non sono neutre e nelle quali ? ha puntualizzato Cento ? occorre entrare?. Serve insomma, ha concluso Sentinelli, un ?protagonismo vero, che si metta in gioco anche nella discussione delle strategie?.


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