Cultura

La nuova sfida del biologico: l’impresa sociale

Si è svolto oggi il convegno "Il biologico sociale", organizzato da OESSE Officina sociale e Aiab

di Redazione

Si è tenuto oggi il convegno “Il biologico sociale”, organizzato da OESSE Officina Sociale, con la collaborazione dell’Associazione Italiana Agricoltura Biologica (AIAB), sulle prospettive di un nuovo modello di sviluppo locale, solidale e sostenibile.

Il Presidente AIAB Andrea Ferrante ha ribadito “Il ruolo importantissimo dell’agricoltura biologica nella sua capacità di andare oltre la semplice produzione di materia prima… la competitività non è solo economica, ma un concetto molto più ampio: sociale ed ambientale”.

Al convegno sono intervenuti i rappresentanti di OESSE e ANCI, che hanno presentato “Biomio” (Imprese economia sociale), un progetto cofinanziato dall’Unione Europea e dal Ministero del Lavoro italiano nell’ambito del Programma di Iniziativa comunitaria EQUAL, che intende sostenere e favorire l’occupabilità e l’occupazione dei soggetti socialmente svantaggiati come giovani, donne, disoccupati di lungo periodo, i diversamente abili, gli ex-detenuti, gli ex-tossicodipendenti.

Si cerca di superare in questa maniera l’assistenzialismo, trasformando questi soggetti svantaggiati in imprenditori di se stessi, parte attiva nella creazione di reddito per un’impresa che, secondo Antonietta De Sanctis (OESSE) “deve stare in piedi da sola”.

Biomio, inoltre, comporterà la nascita di cinque imprese sociali in quattro regioni italiane con lo scopo di raccordare direttamente i produttori biologici con i consumatori.


Il Presidente Rete delle Fattorie Sociali, Alfonso Pascale, ha concluso affermando che l’agricoltura sociale non è un’agricoltura assistenziale ma “un’agricoltura fortemente competitiva… vantaggiosa per tutti”.

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