Sostenibilità

Sviluppo sostenibile: convegno Fondazione Cogeme

Esperti, amministratori, economisti e religiosi parlano della "Carta della Terra". Il primo di una serie di contributi della fondazione creata dalla società di servizi omonima

di Giampaolo Cerri

Un incontro sulla ?Carta della Terra?, il documento Onu sullo sviluppo sostenibile, al centro dell’ultimo incontro della Fondazione Cogeme onlus. La realtà non profit recentemente promossa dalla Cogeme, la società multiservizi (ambiente, acqua, rifiuti) costituita da 65 enti locali bresciani e bergamaschi, sabato 9 novembre, ha raccolto nell?austera cornice dell?Abbazia olivetana di Rodengo Saiano esperti e amministratori per discutere come il grande tema dello sviluppo sostenibile possa essere svolto a livello locale. Il convegno è stato introdotto da Gianbattista Frassi, presidente della Fondazione Cogeme onlus, seguito dagli interventi dell’assessore alla Qualità dell?Ambiente della Regione Lombardia Franco Nicoli Cristiani che ha illustrato l?impegno delle Istituzioni nell?attenzione alla salvaguardia del nostro territorio, dell?assessore all?Ecologia e ambiente della Provincia di Brescia Enzo Cossu, che ha parlato dell?importanza dell?educazione ambientale per un nuovo concetto di ambiente e dell?assessore al Territorio e Parchi della Provincia di Brescia Mariastella Gelmini che ancora una volta ha sottolineato la responsabilità delle Istituzioni nel passare un messaggio univoco sulla salvaguardia ambientale, pur nel rispetto delle biodiversità. La platea di circa 250 persone ha poi accoltoHernan Huarache Mamani, indio quechua originario delle Ande, per la prima volta a Brescia, economista anni fa per il ministero dell’agricoltura peruviano e che in seguito – riscoprendo le proprie origini incaiche – diventa curandero, un terapeuta della medicina tradizionale andina e un appassionato studioso di questa cultura. Mamani ha iniziato offrendo al pubblico una preghiera quechua per proteggere e ascoltare la nostra ?madre terra? e ha parlato a lungo della cultura e soprattutto dell?amore per la ?madre terra?, rispetto nato dalla divulgazione della cultura del suo Paese, il Perù, distrutto dall?invasione spagnola del XVI secolo. «L?uomo non è il padrone della terra e deve imparare a condividerla con tutti gli esseri viventi», ha detto, «solo il rispetto della madre terra ci può dare un futuro». Arnaldo De Vidi, padre saveriano direttore del Centro Educazione alla Mondialità della rivista ?CEM Mondialità?, ha presentato poi un ricordo di Vittorio Falsina, della sua competenza in ambito ambientale, del suo impegno sociale e della sua personale interpretazione dello spirito della Carta della Terra, essendo Falsina uno di coloro che hanno partecipato alla stesura del documento. Pierluigi Malavasi, docente di Pedagogia Generale dell?Università Cattolica di Brescia ha illustrato infine il progetto educativo Abitare la Terra, che verrà presentato in occasione del convegno omonimo, del prossimo <>21 novembre, sempre organizzato dalla Fondazione Cogeme onlus che, negli ultimi due anni, in collaborazione con l?Università Cattolica di Brescia, ha concentrato gli sforzi «per coniugare a livello pedagogico-didattico i grandi temi enunciati nei documenti internazionali, che si riconducono alla sfida dello sviluppo sostenibile». La stessa fondazioe si occupa della tutela della natura e dell?ambiente e nel quale sono rappresentati i principali Comuni del territorio. «Le iniziative di quest?anno», avverte una nota, «ruotano attorno alla Carta della Terra, documento voluto dall?Onu e dalla Green Cross International, presieduta da Gorbaciov, che sintetizza le principali sfide ambientali, sociali ed economiche che attendono l?umanità nei suoi rapporti con i sistemi di vita del pianeta». Del gruppo di lavoro della Carta della terra (Drafting Team) era composto da alcuni esperti a livello mondiale, tra i quali un bresciano, Vittorio Falsina, padre saveriano, docente alla Harvard Unviersity, scomparso nel 2001 a 39 anni. L?evento del 9 novembre, presso la splendida cornice dell?Abbazia Olivetana di Rodendo Saiano in Franciacorta, ha inteso «presentare all?opinione pubblica i contenuti della Carta della Terra, ancora troppo poco conosciuta, attraverso la vita e il percorso di padre Vittorio». Info: www.cogeme.net


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