Cultura

Pena di morte. le buone ragioni del no

La giusta decisione del governo italiano di proporre una moratoria mondiale sulla pena di morte restituisce attualità a una questione su cui pensatori e scrittori...

di Sara De Carli

La giusta decisione del governo italiano di proporre una moratoria mondiale sulla pena di morte restituisce attualità a una questione su cui pensatori e scrittori hanno scritto tantissimo: la lista dei titoli da non perdere è lunga. Potremmo suggerire lo stupendo racconto breve di Sciascia, A porte aperte, in cui un giudice lotta per convertire una pena capitale in ergastolo: un libro da raccomandare a tutti i ragazzi perché con la semplicità della grande letteratura lascia un deposito di coscienza che nessun saggio filosofico saprebbe mai garantire. Lo stesso vale per Occhio per occhio, di Sandro Veronesi: quattro storie vere sulla pena di morte in Sudan, Taiwan, Unione Sovietica e California, scritto nel 1992 e riedito l?anno scorso da Bompiani. In questa pagina invece suggeriamo tre saggi recenti sul tema, con un taglio più didattico e storico, dove il dibattito trova spazio anche nei suoi risvolti di attualità.

Patiboli di carta
a cura di Antonio Salvati, Edizioni Associate, pp. 250, euro 14
E' la letteratura, non la filosofia, ad aver seminato i germi di una coscienza collettiva abolizionista: è questa la tesi di Antonio Salvati, insegnante, che mette insieme brani scelti di 33 scrittori, da Victor Hugo a Khaled Hosseini, da Ken Saro-Wiwa all?inusuale John Grisham. Poche pagine per ciascun autore e una breve analisi piena di spunti per la discussione: il libro di Salvati, gradevole per tutti, è utilissimo per gli insegnanti e gli educatori, per chi è in cerca di compagni di strada per continuare a diffondere i semi dell?abolizionismo (in coda ci sono anche una bibliografia e un elenco di film e canzoni sul tema). Cosa si scopre? Innanzitutto che una coscienza civile ostile alla pena di morte è molto tardiva, secondariamente che ha ragione Nadine Gordimer quando dice che «la narrativa è più vicina alla verità di tutta la saggistica». I diritti d?autore vanno a sostegno della campagna per l?abolizione della pena capitale della Comunità di Sant?Egidio, di cui Salvati è membro.

La morte come pena. Saggio sulla violenza legale
di Italo Mereu, Donzelli, pp. 191, euro 14,50
La «morte come pena», come recita il titolo di questo bel libro di Italo Mereu, non è né utile né necessaria: è quindi una barbarie legata esclusivamente alle ragioni più o meno contingenti di politiche criminali irrazionali e consolatorie. Questo libro scava, in una prospettiva storica, dentro una questione che tocca la coscienza di tutti i giuristi: perché l?istinto omicida è stato sublimato in istituto giuridico? Perché un momento incontrollabile dell?agire umano è stato trasformato in azione legale? Un?azione razionalmente predisposta, regolata da precise norme, sanzionata con una sentenza. Come dice Umberto Eco, sulla pena di morte hanno pesato «la viltà e il servilismo perpetrati da tanti maestri del diritto». Mentre invece – lo sottolinea Mereu nell?introduzione – violenza e diritto dovrebbero essere due concetti opposti. Ma spesso nella storia umana non è accaduto. Come questo libro documenta con calma e precisione.

Il ritorno della vendetta
di Eva Cantarella, Bur, pp. 186, euro 6,88
Eva Cantarella, storica del diritto, confessa di essere stata conquistata dal tema: dimostrare che la pena di morte è mera soddisfazione di un sentimento privato di vendetta. Lo provano, per esempio, i Victim Impact Statements, gli interventi dei parenti delle vittime che gli Usa autorizzano prima della Camera di consiglio. La Cantarella smaschera la debolezza della tesi pena di morte = deterrente e ricostruisce le tappe che hanno riportato alla legittimazione della vendetta, bandita già nel 620 a.C.: paradossalmente è tutta colpa della concezione riparativa della giustizia, diffusasi negli anni 80, e del primato accordato alla riconciliazione sociale. Deleteria, in questo senso, la Commissione per la verità e la riconciliazione del Sudafrica. In appendice un?antologia di scritti sul tema e una utile mappa delle esecuzioni nel mondo, a cura di Nessuno tocchi Caino.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA