Cultura

Caritas, al convegno si parla dei luoghi della povert

I partecipanti al XXXI Convegno nazionale delle Caritas si confrontano oggi sui luoghi e sugli scenari in cui sono chiamati a testimoniare la speranza

di Redazione

?Aiutare la comunità ecclesiale e civile a scoprire le povertà e a porsi interrogativi per capire quale posto riservino ai poveri e in che modo testimoniano il Vangelo?. E? questo il modo in cui la Caritas svolge il suo compito di animazione. Ed è il filo che ha legato azioni, interventi, progetti posti in atto da Caritas Italiana sin dall?inizio del suo cammino. Lo hanno ricordato ieri pomeriggio a Montecatini mons. Giovanni Nervo, mons. Giuseppe Pasini e don Elvio Damoli, che si sono succeduti negli anni alla guida dell?organismo pastorale e hanno dato vita ad una tavola rotonda coordinata da Paolo Lambruschi di Avvenire.

Si tratta allora di osservare non solo le povertà, ma anche la Chiesa, il territorio, il mondo. Per far questo occorrono strumenti che sono anche luoghi pastorali: i centri di ascolto, gli osservatori delle povertà e delle risorse, i laboratori per le Caritas parrocchiali. Oggi, in Italia, ci sono 3.000 centri di ascolto. 316 sono quelli gestiti direttamente dalle Caritas diocesane, la metà dei quali assicura l?apertura per almeno 5 giorni a settimana. Vi prestano servizio oltre 2700 persone, gratuitamente in oltre il 90% dei casi.

In 172 su 220 Caritas diocesane esiste inoltre un?attività di osservazione delle situazioni di povertà organizzata e stabile, mentre in oltre la metà delle Caritas diocesane (115) è attivo un laboratorio diocesano che svolge attività di promozione e accompagnamento delle Caritas parrocchiali.

povertà e territoriopovertà e terrQuesta mattina si sono svolte sei Assemblee tematiche che, anche alla luce di esperienze avviate sul territorio, hanno visto i convegnisti confrontarsi su: Politiche sociali: famiglie e povertà in Italia e in Europa, Lo sviluppo solidale dell?umanità, Civilizzazione dell?economia e agape, Politiche sociali e politiche penali, La città abbandonata, L?Italia a metà: prospettive per il Sud.

Partecipa alla due giorni per i 30 anni di VITA

Cara lettrice, caro lettore: il 25 e 26 ottobre alla Fabbrica del Vapore di Milano, VITA festeggerà i suoi primi 30 anni con il titolo “E noi come vivremo?”. Un evento aperto a tutti, non per celebrare l’anniversario, ma per tracciare insieme a voi e ai tanti amici che parteciperanno nuovi futuri possibili.