Volontariato

Sanità: tribunale del malato chiede “registro errori”

La sua istituzione consentirebbe la contabilità degli errori dei medici

di Gabriella Meroni

”Da diversi anni chiediamo che si istituisca un registro ufficiale degli errori nella pratica medica e diagnostica. Questo permetterebbe non solo di avere finalmente una fonte ufficiale, ma anche di evitare il rincorrersi di dati basati solo su stime”. Lo afferma, in una nota, Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato commentando le dichiarazioni del direttore dell’Istituto Mario Negri di Bergamo, Giuseppe Remuzzi, sui decessi causati da errori in corsia. Chiedendosi da quali fonti Remuzzi abbia preso i numeri, il Tdm ribadisce che ”in Italia non esistono dati ufficiali. Inoltre, se e’ pur vero che molti degli errori sono imputabili alla cattiva organizzazione, troppo spesso invece i danni ai cittadini derivano proprio da errori degli operatori. Tutto sta nel cercare di prevenirli e monitorarli”. Un cittadino su tre che si rivolge Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato lo fa per segnalare – ricorda l’associazione – sospetti errori di diagnosi e terapia, confermando il dato degli scorsi anni. Solo un caso su tre di quelli segnalati arriva poi nelle aule di giustizia.


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