Welfare

Bitonto: apre l’Hospice per malati terminali

Lo ha promosso la Fondazione Santi Medici

di Gabriella Meroni

L?Hospice è finalmente diventato realtà. Il 18 giugno del 2005 la posa della prima pietra. Oggi, dopo due anni, sono stati ultimati i lavori per la costruzione del Centro di cure palliative (globali) per malati terminali, tra i più grandi d?Italia con i suoi 30 posti letto. L?imponente struttura, di grande valore socio-sanitario, è l?ultima sfida vinta dalla Fondazione “Opera Santi Medici Cosma e Damiano” di Bitonto che dal 1993 è un importante punto di riferimento, non soltanto sul territorio, per chi soffre, per chi è in cerca di sollievo, di conforto, attraverso innumerevoli iniziative di carità, di solidarietà e di formazione cristiana.

L?Hospice, fortomente voluto da Don Ciccio Savino, rettore della Basilica dei Santi Medici, è una struttura di degenza che accoglie pazienti inguaribili in fase di malattia avanzata, non più in grado di essere curati a casa. E? un servizio innovativo, integrato con l?assistenza domiciliare e con il ricovero ospedaliero, nell?ambito del modello di assistenza della medicina palliativa, orientata alla cura globale del malato nei suoi bisogni fisici, psicologici, spirituali e religiosi, con il coinvolgimento della famiglia di origine.

L?Hospice, luogo di “umanizzazione della sofferenza”, verrà inaugurato ufficialmente il prossimo 8 luglio (ore 18) alla presenza di Livia Turco ministro della Salute, di Sua Eminenza Cardinale Giovanni Battista Re prefetto della Congregazione dei Vescovi, di Mons. Francesco Cacucci Arcivescovo di Bari-Bitonto, di Lorenzo Ornaghi Magnifico Rettore dell’Università Cattolica Sacro Cuore, di Nichi Vendola presidente della Regione Puglia e delle autorità civili e militari.

Ricordiamo che in oltre 14 anni di attività la Fondazione ha realizzato opere qualificanti come la Casa Alloggio “Raggio di Sole” per malati di Aids, la mensa dei poveri, la Casa di Accoglienza Xenia, il centro di ascolto, l’ambulatorio. Oltre cento volontari aiutano e assistono quotidianamente i poveri, gli emarginati, i sofferenti, gli ammalati.

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