Volontariato

Una via ad Alex Langer, Bolzano dice no

La Giunta divisa: "è stato un suicida"

di Sara De Carli

Brescia ha la via Alex Langer dal 2005, Bolzano invece, la città natale di Alex, sta litigando in questi giorni per decidere se dedicargliene o meno una. Probabilmente no, visto che in consiglio comunale “ci sono delle riserve per il fatto che è morto suicida”.
Ma come è possibile che a Bolzano, con una giunta di centro sinistra, con 3 consiglieri verdi e 2 di rifondazione di cui 2 assessori, su 75 nuove vie non si intitoli una via a Langer ambientalista e costruttore di pace? Il sindaco, Luigi Spagnolli, non aggiunge molto di più, se non che “le resistenze non vengono da ambienti ecclesiastici ma da ambienti politici”. In realtà siamo solo all’inizio della discussione, ci dicono dal Comune, margini ce ne sono.
Le polemiche in città e non solo però si fanno già sentire. Fabio Levi, docente di Storia contemporanea all’università di Torino e autore di una recente biografia di Langer edita da Feltrinelli, In viaggio con Alex, si stupisce: “E Primo Levi, allora? E Cesare Pavese? Mi pare che la gounta di Bolzano sia solo in cerca di pretesti”. Della stessa idea anche Ingrif Facchinelli, presidente della Fondazione Langer: “Credo ci sia qualcuno che vuole evitare di celebrare un oppositore della Volkspartei. E’ una scelta, togliamo gli uomini politici, ma allora togliamo dai papabili anche Michael Gamper, il fondatore della Volkspartei”.
Ad Alex Langer già in vita fu negata la possibilità di candidarsi a sindaco della sua città: aveva rifiutato nel 1991 di risopndere al censimento etnico, di dicgiararsi italiano o tedesco. Lo ricorda su “Altro Adige” Gianfraco Bettin, che dice: “In realtà qualcuno sarebbe imbarazzato a rispondere a un bambino del futuro, che chiedesse chi era Alex Langer”.
Lapidario l’intevento di Marco Cappato, l’unico finora a livello nazionale: “La decisione del comune di Bolzano di non dedicare una via ad Alexander Langher ?perché suicida? rappresenta un atto di meschinità neoclericale; la versione ?civile? dei funerali negati a Piergiorgio Welby. La vita e la storia di Alex Langer non sono scalfiti dalla burocratica ottusità del Sindaco e della sua amministrazione. C?è solo da augurarsi che i cittadini di Bolzano, insultati da tanta mediocrità, sapranno riconquistare la memoria da troppi perduta di un uomo come Alex Langer”.


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