Famiglia

Nasce la rete “Tuteliamoci il parto”

Critiche alla pdl approvata dalla Commissione Sanità della Camera, presto in discussione in Parlamento

di Redazione

NASCE LA RETE ?TUTELIAMOCI IL PARTO?, per chiedere al Parlamento la modifica della legge ?Norme per la tutela dei diritti della partoriente, la promozione del parto fisiologico e la salvaguardia della salute del neonato? già approvata dalla Commissione Affari Sociali della Camera il 17 maggio 2007 e prossimamente in discussione in Parlamento. La Rete riunisce ostetriche, medici, psicologici, educatrici, associazioni, mamme, papà.
Secondo la Rete ?Tuteliamoci il parto? nella versione attuale, il testo di legge ignora i diritti della partoriente in quanto subordina i suoi bisogni durante il travaglio e il parto ?alle esigenze di reparto? (articolo 11, comma 3) e non garantisce a tute le donne di :
-poter essere accompagnate dal padre del nascituro o da una persona di fiducia;
-scegliere in libertà le posizioni di travaglio e di parto che, come riconosciuto da evidenze scientifiche, favorisce il decorso fisiologico e riducono il dolore;
-tenere il proprio bambino sempre con sé.
– non essere sottoposte a procedure ?dannose in condizioni di normalità e fisiologia? come il monitoraggio elettronico continuo, induzione e accelerazione del travaglio, episiotomia (Organizzazione Mondiale della Sanità).

Poiché il disegno di legge non differenzia l?assistenza al parto fisiologico, che riguarda la maggior parte delle donne, da quella al parto in condizioni di patologia, assegna ai medici ?la responsabilità? dell?intero percorso della gravidanza e della nascita (articolo 8), escludendo le ostetriche da un ruolo autonomo e attivo sul parto, come accade da sempre e come previsto peraltro da altre leggi.

La Rete ?Tuteliamoci il parto? infine non è contraria alla gratuità dell?anestesia epidurale né al suo uso, ma ritiene necessario che le partorienti siano bene informate sui rischi e sui benefici. E avanza un dubbio: sarà forse più semplice e redditizio per le strutture ospedaliere fare l?epidurale anestetizzando le partorienti, anziché circondarle di attenzione, assistenza continua e personalizzata?

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