Cultura

Comunicare con i malati oncologici, il primo manuale

Presentato all'ISS il "Manuale di valutazione della comunicazione in oncologia"

di Redazione

L’istituto superiore della sanità ha presentato il primo manuale per insegnare ai medici che operano nell’ambito dell’assistenza oncologica a comunicare con il malato e con i suoi familiari, in modo tale che la comunicazione diventi parte integrante di un servizio di qualità. Il testo, che finora mancava nella letteratura italiana, si chiama “Manuale di valutazione della comunicazione in oncologia” ed è stato redatto dal gruppo C.A.R.E. (Comunicazione, Accoglienza, Rispetto, Empatia), un’equipe composta da medici, volontari, metodologi dell’ISS, in collaborazione con i colleghi della Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio.

Scopo del manuale è quello di delineare strategie di comunicazione che siano il più efficace possibile nella fase di accoglienza del paziente e nel momento di dover riferire a lui e/o ai suoi familiari, una “cattiva” notizia. In 20 “riquadri” vengono date “le istruzioni per l’uso” e cioè le regole generali di buona educazione nella comunicazione con i malati (alcuni esempi: i professionisti devono evitare i parlare tra loro davanti al paziente come se questo non ci fosse, devono ricordarsi il suo nome ed evitare in loro presenza l’uso del cellulare, non devono mai usare parole difficili ed è bene invece che siano disponibili a chiarimenti e così via). Seguono suggerimenti sugli aspetti emotivi (del tipo: evitare rassicurazioni generiche, lasciare al malato il tempo sufficiente per “assimilare” le cattive notizie etc.), sulle espressioni consigliate, su come comunicare una diagnosi di cancro, cosa dire e cosa preferibilmente non dire, su come comunicare il passaggio dalla fase di malattia guaribile alla fase terminale, come relazionarsi con i familiari nella fase del lutto e così via. Non manca l’attenzione agli aspetti spirituali della comunicazione, all’invio dallo psicologo/psichiatra, al paziente pediatrico.

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