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Piccolo scoop. Abbiamo scoperto chi sono i violenti

Vita vi racconta un piccolo caso di "violenza urbana parlamentare" desunto dalle cronache del giorno. Altro che Firenze a ferro e fuoco...

di Maramao

Scoop di Vita (ripreso dalle agenzie di stampa, per la verità). La notizia ci giunge da un aula di solito sorda e grigia, quella di Montecitorio, anche se la ricostruzione è frammentaria e le prime notizie caotiche, confuse. Certo è che il panico è stato grande e i timori di violenze e devastazioni scampati per un pelo. A tarda serata, comunque, ancora si discute tra i deputati alla Camera se sia stato un montante, un gancio o un diretto quello che ha caratterizzato il confronto pugilistico tra due deputati di Forza Italia: Maurizio Bertucci e Gianluigi Scaltritti. Il ring del confronto è stata l’Aula di Montecitorio, nello spazio tra l’emiciclo e l’uscita, quella di destra, ovviamente. Secondo una prima ricostruzione dei fatti Bertucci, coordinatore di Fi nelle Marche, e Scaltritti, deputato marchigiano di San Benedetto del Tronto, appartenenti a correnti diverse del partito, si sarebbero incontrati (erano le 9,45 circa) rivolgendosi animatamente delle accuse. Quasi subito e del tutto improvvisamente secondo alcuni testimoni oculari, sarebbero volate le sberle. Più esattamente ”cazzotti”, sempre secondo i testimoni oculari, che hanno parlato di un ”diretto al volto” di Scaltritti che all’uscita sarebbe stato visto con le labbra insanguinate. Subito sono accorsi i colleghi di partito dei due contendenti che sono stati separati a forza. ”Era un vero e proprio parapiglia” ha raccontato ai cronisti Renzo Innocenti (Ds), dicendo di essere rimasto ”sorpreso e allibito” dalla scena: ”Li hanno portati via e continuavano a cercare di colpirsi…”. Piu’ ironico Pierluigi Bersani, anche lui dei Ds, che sorridendo parla di ”dialettica correntizia”. Esce poi in Transatlantico il capogruppo del gruppo forzista alla Camera Elio Vito che sta cercando un collega di partito. Subito viene inseguito dai cronisti che cercano la sua versione dei fatti. Vito nega tutto (”Ma dove?! Che dite! Non c’è stato niente”) e di corsa s’infila in aula dove si continua a votare la Finanziaria. E dunque ecco che finalmente Vita può svelare al mondo l’identità dei violenti: putroppo, però, non sono i temutissimi no e new global, che dovevano mettere a ferro e fuoco Firenze, ma due “onorevoli” di Forza Italia (che poi, a fine giornata, hanno chiesto scusa, migliori in questo almeno rispetto ai loro colleghi che fanno solo i “pianisti”…), frange parlamentari dei black bloc. Ora c’è un solo problema: chi è che va a dirglielo, ad Oriana Fallaci?


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