Famiglia

Le strade di Bombay

Tre domande a/ Anosh Irani, scrittore nato a Bombay trasferito in Canada nel 1998

di Sara De Carli

Nato e cresciuto a Bombay,si è trasferito in Canada nel 1998. Dove scrive opere teatrali e romanzi. Il bambino con i petali in tasca è il suo primo libro tradotto in Italia. Racconta la Bombay degli orfanotrofi e dei ragazzi di strada.

Ne ha una conoscenza diretta?
Bombay è una città che non ti consente di scappare dalla realtà della strada, anche se sei ricco. Molti personaggi del libro sono ispirati a persone che ho incontrato veramente per strada, a cominciare da Dabba, ?the human box?, senza braccia e senza gambe. L?ho visto alla stazione, poi ho inventato la storia.

Ha un obiettivo sociale?
No, sono i personaggi che tirano fuori la trama. Tutto quello che mi sta a cuore, quando scrivo, è di essere fedele ai personaggi. Il resto viene da sé.

Bombay è tra le cinque città al mondo con più slums. Cosa sogna per la sua città d?origine?
Che sia governata da uomini che abbiano il coraggio di cambiarla. Bombay ha un potenziale grande, ma chi vuole cambiare le cose non ha potere.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA