Cultura

Immigrazione: 500 regolarizzazioni per sanatoria che chiude l’11 novembre

La sanatoria promossa dal governo Berlusconi che si chiude l''11 novembre, si annuncia come quella più vasta realizzata in Italia, con oltre 500.000 domande presentate

di Redazione

La sanatoria per i clandestini promossa dal governo Berlusconi che si chiude l’ 11 novembre, si annuncia come quella piu’ vasta realizzata in Italia, con oltre 500.000 domande presentate, circa la meta’ delle quali per lavoratori domestici. Il numero degli immigrati ‘sanati’ sarebbe pari all’ ammontare delle due sanatorie precedenti (1995 e 1998). A sottolinearlo e’ l’ istituto Cattaneo di Bologna, che ha curato un volume pubblicato dal Mulino sul problema del futuro degli immigrati dopo la sanatoria (‘Stranieri in Italia. Assimilati ed esclusi’ a cura di Asher Colombo e Giuseppe Sciortino). In 12 anni – dal 1986 al 1998 – lo stato italiano ha distribuito in occasione di sanatorie quasi 800.000 permessi di soggiorno e ”la stragrande maggioranza dei ‘sanati’ – affermano gli autori – non e’ ricaduta in condizioni di irregolarita’, ma si e’ inserita nel tessuto socio-economico del paese”. Inoltre, nel 2000, a dieci anni di distanza dal varo della legge Martelli, piu’ della meta’ (51%) degli immigrati a cui erano state aperte le porte della legalita’ risultava ancora regolarmente presente nel paese, mentre per gli stranieri interessati al decreto Dini (1995) solo un 15% non aveva richiesto e ottenuto il rinnovo del permesso tra il 1996 e il 2000. Inoltre – secondo gli autori del saggio – gli immigrati clandestini, costituiti in prevalenza da giovani maschi celibi non di rado additati come minaccia all’ equilibrio sociale del paese, trovano nelle regolarizzazioni una importante rampa di lancio che li spinge, conquistata la soglia della legalita’, verso la realizzazion di progetti familiari lungo un percorso di progressiva integrazione”. In sostanza quindi, la ricerca conclude che ”le sanatorie hanno manifestato un notevole grado di efficacia e prodotto benefici notevoli sia per gli stranieri che per il paese”.


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