Molise, gli agricoltori: “Non lasciateci soli”

Gli agricoltori molisani chiedono ”interventi certi e finalizzati alla pronta ripresa dell’attivita”’ per evitare che si accentui lo spopolamento e, intanto, denunciano i primi furti: la notte scorsa in una stalla interessata dal terremoto sono stati rubati 22 ovini e materiale. Si tratta del primo caso dall’inizio dell’emergenza. Le associazioni di categoria hanno predisposto un documento in cui vengono indicati i tipi di intervento che si attendono – dalla Protezione civile e dalla Regione – per consentire alle aziende di riavviare l’attivita’ produttiva ed economica e per tutelare le strutture. Alle Forze dell’ordine vengono sollecitati controlli del territorio. Il timore e’ che questa situazione faciliti l’infiltrazione della criminalita’. ”Le esperienze passate in altre zone colpite da eventi sismici – afferma il direttore regionale della Coldiretti, Benedetto De Serio – insegnano che in quesi casi l’agricoltura non ha mai ricevuto l’attenzione adeguata, perche’ ci si impegna di piu’ per altri settori. Nel nostro caso, oltre alle strutture pericolanti, c’e’ da aggiungere un altro pericolo: la morte, diretta o per abbattimento, di capi di bestiame costretto all’aperto durante l’inverno, stagione che in Molise fa registrare temperature molto basse”. Nel Basso Molise sono molte le strutture agricole lesionate e ve ne sono di crollate o inagibili a Santa Croce, Colletorto, Casacalenda. Alla protezione civile sono state chieste strutture leggere per il ricovero del bestiame. ”L’attenzione – prosegue De Serio – va rivolta anche agli insediamenti sparsi nelle campagne, spesso lontani dai centro abitati”. L’agricoltura e’ un settore portante dell’economia del Molise. Coldiretti, Cia e Confagricoltura, d’intesa con l’ente regionale di sviluppo agricolo e le Asl, hanno costituito una task force per l’assistenza e il censimento dei danni oltre a un ”tavolo permanente” che vigili affinche’ nulla di cio’ che riguarda il settore venga affidato al caso.