Politica

Gaza: D’Alema subito forza internazionale e piano umanitario

E' questa, secondo il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, la strada da intraprendere per arrivare a metter fine alla guerra civile scatenatasi tra le fazioni palestinesi.

di Redazione

L’intervento di una forza internazionale di pace composta in prevalenza dai paesi arabi confinanti e in parallelo l’avvio di un piano umanitario a sostegno della popolazione palestinese. E’ questa, secondo il ministro degli Esteri, Massimo D’Alema, la strada da intraprendere per arrivare a metter fine alla guerra civile scatenatasi tra le fazioni palestinesi. Ma, nulla avra’ un effetto duraturo se non verra’ riaperto al piu’ presto il processo per la creazione di uno stato autonomo palestinese. ”L’unica via di uscita e’ una forte assunzione di responsabilita’ della comunita’ internazionale ma che ha un senso se si apre la concreta possibilita’ di uno stato palestinese, altrimenti anche la forza internazionale verra’ considerata di occupazione”, sottolinea D’Alema nel corso di una conferenza nella sede di stampa estera. Rispondendo alle domande di un giornalista israeliano D’Alema ha sottolineato la speranza ”che tutto questo sia compreso soprattutto dai protagonisti del ‘quartetto’ ma anche dalla leadership israeliana che dopo gli importanti avvicendamenti dei giorni scorsi possa mandare un messaggio per rilanciare l’iniziativa politica, se si vuole che nel campo palestinese prevalgano i moderati, i moderati devono avere qualcosa tra le mani, prima di tutto i soldi ancora detenuti dallo stato di Israele e poi una prospettiva politica”. ”L’unica possibilita’ per ricreare una governabilita’ a Gaza e’ la ripresa del processo di costruzione del governo di unita’ nazionale – sottolinea – che i palestinesi da soli non sono in grado di realizzare”. L’alternativa a tutto questo, avverte il ministro Italiano, ”e’ lasciare che la situazione degradi”.


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