Non profit

5 per mille/ Ail, solo un disguido

Nessun patema d’animo per i «non validati» eccellenti. Nella maggior parte dei casi si tratta di banali sviste o di errori da imputare...

di Gabriella Meroni

Nessun patema d?animo per i «non validati» eccellenti. Nella maggior parte dei casi si tratta di banali sviste o di errori da imputare all?Amministrazione finanziaria, che saranno in breve sanati e non renderanno dunque vano il contributo di tanti italiani.

È questa per esempio la situazione di Ail, l?Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma, che ha ricevuto ben 121.726 scelte da parte degli italiani ma che si trova per ora nell?elenco dei «sospesi».

«La pratica sarà presto completata», assicura Filippo Capriccioli, tesoriere dell?associzione. «Si tratta di un disguido originato dal fatto che l?Agenzia delle Entrate non aveva richiesto in un primo momento la copia del documento di identità del legale rappresentante, e poi si era corretta, richiedendola. Ma noi avevamo già inviato la documentazione secondo le prime indicazioni».

Ora l?Ail ha provveduto a consegnare all?Amministrazione il documento mancante e dunque rientrerà a breve tra i beneficiari. «Ne abbiamo la certezza», prosegue Capriccioli, «si tratta solo di attendere il mese di luglio quando, accolte le osservazioni delle onlus, verranno stilati gli elenchi definitivi. I fondi ci saranno dunque attribuiti, secondo la volontà dei nostri sostenitori».


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