Cultura
Costalli (Mcl): dal Social Forum proposte confuse
Il presidente di Mcl si aspettava proposte chiare su globalizzazione e su come condizionare il liberismo sfrenato; invece per ora emergono proposte confuse e contrastanti"
di Paolo Manzo
?Dal Social Forum di Firenze ci aspettavamo progetti e proposte chiare con cui confrontarci: sulla globalizzazione, su come contestare il liberismo sfrenato; invece emergono proposte confuse e contrastanti e come sempre molta strumentalizzazione politica a senso unico?: è quanto ha detto oggi il presidente del Mcl Carlo Costalli, introducendo a Roma i lavori di un seminario internazionale di studio dedicato proprio ai problemi della globalizzazione di cui tanto si parla in questi giorni.
?Il fenomeno della globalizzazione che sta trasformando il pianeta in un unico mercato, ha proseguito il leader del Movimento Cristiano Lavoratori, non si contrasta attraverso il massimalismo, l?antagonismo, le posizioni ideologizzate che non portano da nessuna parte; è un processo che, pur imperfetto, disuguale ed incompiuto ha prodotto uno spettacolare balzo sulla via dello sviluppo. Chi è rimasto al palo in questi anni, chi non ha raccolto nessun frutto vero dalla globalizzazione sono i Paesi dove regnano i tiranni, dove la democrazia e la libertà sono sconosciute, dove i diritti umani non vengono rispettati; dove la parola giustizia non significa nulla, ma di questo a Firenze non mi pare si sia parlato?.
Il seminario di oggi, al quale hanno partecipato dirigenti nazionali e regionali del MCL, oltre a numerosi ospiti di associazioni straniere di lavoratori e di imprese, è stata soprattutto una giornata di dialogo fra istituzioni, mondo sindacale e imprenditori, per capire insieme il mercato del lavoro e costruire proposte concrete di democrazia economica e di partecipazione dei lavoratori.
?Non bisogna stare necessariamente a Firenze al Global Social Forum per sviluppare il dialogo e il confronto fra le parti sociali ? ha sottolineato il Presidente del MCL Carlo Costalli che ha tenuto la relazione introduttiva ? Va superata soprattutto a partire dal mondo del lavoro una cultura conservatrice e antagonista che sembra emergere anche dal dibattito confuso e rumoroso del Global Social?.
Il Vice Presidente dei Giovani – Confindustria Giovanni Marchettini ha annunciato ?Noi ci siamo: vogliamo progettare insieme la società del lavoro di domani, la società del dialogo e della partecipazione dei lavoratori all?impresa, perché bisogna alzare il velo della grande ipocrisia che regna sul mercato mondiale. Bisogna imparare a pensare che l?immigrato di oggi sarà il consumatore e forse l?imprenditore di domani: trascurare troppo a lungo tutto questo significa restare fuori dalla realtà. I giovani imprenditori si considerano un avamposto dentro Confindustria ? ha concluso Marchettini ? e per questo siamo qua?.
?L?esperienza della partecipazione in Italia è stata finora relegata al livello della contrattazione, e comunque è stata solo un?esperienza di tipo finanziario, finalizzata all?allargamento e al rilancio dei mercati borsistici ? ha detto la dottoressa Emanuela Di Filippo del Dipartimento Democrazia economica della CISL ? Il punto è far crescere la cultura della partecipazione che significa anche responsabilità dei lavoratori e riconoscimento reciproco fra i soggetti dell?impresa?.
Ha concluso i lavori l?europarlamentare europeo Winfried Menrad, vice presidente della Commissione Occupazione e Affari Sociali del Parlamento Europeo.
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