Cultura
Freenet 0.5, il vero web parallelo che garantisce un completo anonimato
E' stata da poco rilanciata la nuova versione di Freenet.
Ufficialmente rilasciata da Ian Clarke e dagli sviluppatori la versione 0.5 di Freenet.
Attesa e sospirata da molti nonché portatrice di grandi importanti novità, dopo un lungo periodo di incertezze, dovute essenzialmente alla scarsità dei fondi a disposizione. Freenet 0.5, infatti, è la versione stabile e funzionante di un vero e proprio web parallelo, che garantisce a chi vi pubblica informazioni o siti, un completo anonimato.
Ma non solo.
Freenet è una rete peer-to-peer, cioè costituita esclusivamente da computer di utenti finali, senza avvalersi di computer server.
Ciò garantisce una totale decentralizzazione delle informazioni e quindi un minor controllo da parte di chiunque, escludendo di fatto possibilità di censure.
Il lavoro su Freenet cominciò nel luglio 1999 da Clarke e un piccolo numero di volontari.
Sin da marzo 2000 Freenet è stata citata massicciamente dalla stampa, più a causa delle sue implicazioni nella vicenda del copyright che per il suo grande obiettivo, la libertà di comunicazione. Ora la versione 0.5, malgrado qualche aggiustamento ancora necessario, è online e scaricabile all?indirizzo: http://freenetproject.org
Un gruppo di volontari mantiene aggiornate le traduzioni in italiano e gli ambienti di sviluppo per il software.
Uno di questi, Marco A. Calamari in un?intervista di questi giorni a Punto Informatico (Punto Informatico News), in occasione del rilascio della nuova versione, ha dichiarato «Freenet è il primo programma/protocollo sviluppato avendo come requisiti principali l?anonimato sia per chi produce informazione che per chi la legge, e la tutela del gestore dei server dal punto di vista legale in quei Paesi che vedono di cattivo occhio la Rete e le sue libertà.»
Per chi infine intendesse aiutare il progetto è possibile iscriversi alla mailing list all?indirizzo: Freenet-list
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.