Welfare
Welby, il gip dice: “è stata eutanasia passiva”
Rinviato a giudizio l'anestesista. L'associazione Coscioni apre un fondo per le spese processuali
“È eutanasia passiva”. Questa la considerazione che ha portato il Giudice delle Indagini Preliminari Renato Laviola a decidere per l’imputazione coatta del medico Mario Riccio. Questo vuol dire che la Procura della Repubblica, che per due volte aveva chiesto l?archiviazione del procedimento, dovrà chiedere il rinvio a giudizio nei confronti del medico anestesista di Cremona che rispettò la volontà di Piergiorgio.
E’ l’associazione Luca Coscioni a dare la notizia, informando nel contempo che la stessa associazione apre il “fondo processo Welby” che raccoglierà i contributi di quanti vorranno aiutare l’Associazione Coscioni nelle spese legali processuali. “Apprendiamo della mancata archiviazione del provvedimento contro Mario Riccio, il medico che ha reso materialmente possibile la interruzione della tortura alla quale era sottoposto il co-Presidente dell’Associazione Coscioni, Piero Welby”, dice Marco Cappato. “Insieme a Mina e Carla Welby, Marco Pannella e agli altri dirigenti di Radicali italiani e dell’associazione Coscioni che hanno aiutato Piergiorgio a vedere rispettata la sua volontà e a fermare la violenza perpetrata contro il suo corpo, siamo pronti ad assumerci in giudizio le nostre responsabilità, che rivendichiamo pienamente. La lotta del radicale Welby ha già investito le istituzioni del nostro Paese ad ogni livello. La proseguiremo con serenità nelle aule dei tribunali, accanto al coraggioso medico Mario Riccio”
Tra i primi a contribuire al fondo per le spese processuali, Furio Colombo e Federico Orlando.
Info: www.lucacoscioni.it
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