Famiglia

Migrant bank/ Credito senza frontiere

Conti correnti dedicati, collaborazioni con i Paesi d’origine, servizi per le rimesse di denaro, assistenza clienti telefonica ad hoc...a cura di, Daniela Verlicchi

di Redazione

Conti correnti dedicati, collaborazioni con i Paesi d?origine, servizi per le rimesse di denaro, assistenza clienti telefonica ad hoc. Ecco alcuni esempi di migrant banking.

Record
La Bcc di Treviglio ha un primato: quello di una percentuale record di correntisti immigrati. Sono quasi 2mila su 45mila correntisti, come conferma il presidente Gianfranco Bonacina. Tra i progetti messi a punto, la Bcc ha avviato, in collaborazione con Acra, un progetto di microcredito che ha portato alla costruzione di una rete di Casse rurali in Senegal. E questo ha favorito il trasferimento di rimesse da parte degli immigrati italiani.

Conti
Si chiama People quello senza canone che permette di utilizzare tutti i servizi offerti da Banca Intesa. Qualche paletto è stato messo, come avverte il pamphlet di presentazione: «Un conto corrente facile da usare e accessibile a tutti gli stranieri regolarmente residenti in Italia con lavoro stabile e continuativo». La proposta più innovativa è la carta People Family con la quale si possono trasferire i soldi a una o più persone all?estero. Il cliente Intesa, recandosi in qualunque sportello della banca in Italia, ?ricarica? di fatto la carta People Family all?estero: il parente nel Paese d?origine può da subito prelevare in qualunque Atm (sportello Bancomat) o utilizzarla in un punto vendita: si tratta quindi di un modo innovativo di spedire soldi all?estero – che è ancora l?esigenza primaria di questi clienti – in pochi minuti.

InItaly è invece la linea messa a punto da Bpu (oggi fusa in Ubi banca): prodotti e servizi (mutuo incluso) per «cittadini stranieri residenti in Italia». Una linea di prodotti dedicati a condizioni vantaggiose (conti correnti di base, trasferimento di denaro all?estero, prestiti personali, mutui casa e polizze assicurative e fideiussorie per l?ottenimento dei visti). Mps ha invece nella sua offerta Paschi Senza Frontiere: un conto corrente, come recita la brochure di presentazione, con spese e tasso di interesse convenienti «dedicato ai cittadini stranieri che vivono e lavorano in Italia».

Rimesse
¡Extraordinario! è il prodotto che Banca popolare di Milano ha messo a punto per l?invio di denaro all?estero, grazie ad accordi specifici con alcune banche estere (Ecuador, Brasile, Marocco, Albania,… ), il rilascio di una carta prepagata internazionale, utile per il pagamento e il prelievo di denaro senza dover avere un conto bancario. Grazie a ¡Extraordinario! Bpm lo scorso anno ha ricevuto il Social Award di Sodalitas. C?è poi Banca Sella che ha lanciato Sws Money Transfer, che prevede per il richiedente la prima rimessa gratuita, verso qualsiasi Paese tra quelli convenzionati. La sigla sta per Sella World Service e raggruppa tutti servizi forniti alle clientela immigrata che lavora in Italia. San Paolo (oggi fusa con Banca Intesa) invece ha un canale rivolto esclusivamente a cittadini romeni che hanno un conto corrente aperto presso la San Paolo Bank Romania Sa. Verso la Romania ha un canale privilegiato anche la relativamente nuova creatura di Unicredit, l?Agenzia Tu, la «banca aperta a tutti che non pone vincoli di nazionalità», come recita il claim. Grazie alle acquisizioni ad Est il canale per le rimesse è molto facilitato: sono infatti ben 335 gli sportelli attivi a Bucarest e in tutto il territorio.

Call center
L?attivazione di call center multilingue è un passaggio fondamentale per facilitare l?accesso alle banche alla clientela immigrata. Bpm ne ha uno dove gli operatori rispondono in inglese, arabo, spagnolo, francese e rumeno. Banca Intesa invece ha l?800.020202 dove gli operatori rispondono in una lingua in meno (manca il rumeno). Ci sono poi anche, le filiali multietniche del San Paolo, che includono la creazione di ?multiethnic point?, vere e proprie isole di accoglienza dedicate ai clienti stranieri. Pioniere in questo senso il ?multiethnic point? nella filiale di Piazza della Repubblica a Torino, creato dall?allora Istituto San Paolo-Imi già nel 2004. Per riuscire in questo intento la banca ha collaborato con The Gate, un?associazione attiva su questi temi a livello comunale.

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