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Bando 2007. Il valutatore: «nessuna ombra»

Fra una buona parte degli enti di servizio civile tira aria di tempesta. Gli occhi sono puntati su Paolo Molinari, vicedirettore dell’Unsc...

di Stefano Arduini

Fra una buona parte degli enti di servizio civile tira aria di tempesta. Gli occhi sono puntati su Paolo Molinari, vicedirettore dell?Unsc – Ufficio nazionale, responsabile della Commissione esaminatrice che quest?anno, a differenza che nel 2006, è stata tutta composta da membri interni all?ufficio.Vita gli ha sottoposto le questioni più calde. Queste le sue risposte.

Il Prontuario
«Le regole di valutazione sono praticamente le stesse del 2006. L?unica novità rilevante consiste nel fatto che una quota dei progetti è passata al vaglio delle Regioni, che hanno avuto facoltà di assegnare punteggi aggiuntivi. Ci possono essere stati degli errori, ma tutte le procedure sono avvenute nella massima trasparenza. Sulla carta quindi la graduatoria definisce con fedeltà l?attinenza dei progetti presentati al prontuario di riferimento. Da questo punto di vista mi sento tranquillo».

Stesso progetto, valutazione opposta
«Perché, rispetto allo scorso anno, progetti analoghi hanno ricevuto punteggi inferiori? Difficile rispondere. Forse noi siamo stati più scrupolosi rispetto alla vecchia Commissione».

Piccoli contro grandi
«I progetti delle piccole associazioni hanno pagato uno scotto superiore rispetto a quelli dei grandi enti. È verosimile che i big potessero vantare professionalità meglio rodate. La sensazione è che anche molti dei piccoli progetti nella pratica avrebbero assicurato ai volontari un ottimo servizio. Il nostro compito però è stato quello di valutare la consonanza dei progetti con il prontuario».

Errori seriali
«In diversi progetti abbiamo rilevato errori seriali. Questo spiega, fra le altre, la cattiva performance delle Acli sull?Italia. Quando, per esempio, il nome di uno stesso tutor è stato indicato in più province, questo ha direttamente escluso dalla valutazione la proposta. Errori formali che purtroppo nella maggior parte dei casi saranno irrimediabili anche nell?eventualità di ricorsi da parte degli enti».

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