Formazione

Ogm: salvi dalla contaminazione i pomodori

Grazie allo stop imposto ai protocolli per la sperimentazione all’aperto, dice la Coldiretti

di Gabriella Meroni

?Con lo stop ai protocolli per la sperimentazione all?aperto di Organismi Geneticamente Modificati (OGM) per prodotti come vino, olio, agrumi e pomodoro, sono salvi dai rischi di contaminazione i prodotti base della dieta mediterranea?. E? quanto afferma la Coldiretti nel commentare le dichiarazioni del Ministro dell?Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio sull?avvenuto ritiro dei protocolli di sperimentazione biotech nei campi italiani che riguardano interventi di ingegneria genetica su ulivi, vite, pomodoro, melanzana, fragola, ciliegio, agrumi, kiwi e mais. Oltre alle pesanti preoccupazioni di carattere ambientale, confermate da un recente studio inglese dell’Università di Exeter, la presenza di contaminazioni da Ogm in vino, olio e conserva di pomodoro danneggerebbe – sostiene la Coldiretti – l’immagine complessiva del Made in Italy alimentare e causerebbe danni economici irrimediabili con oltre la metà degli stranieri (55 per cento) che eviterebbe gli alimenti interessati e con addirittura il 15 per cento che rifiuterebbe tutti i cibi nazionali, causando un danno stimato pari a 5,4 miliardi di euro per il solo calo delle esportazioni, secondo una stima della Coldiretti elaborata sulla base dei risultati della ricerca Inran sull’impatto degli Ogm sui consumatori esteri di alimenti Made in Italy. La maggior parte degli stranieri (60 per cento) – rileva la Coldiretti – ritiene che l’introduzione di Ogm nell’agroalimentare italiano determinerebbe un peggioramento della sicurezza d’uso dei prodotti alimentari italiani con un chiaro impatto sulla percezione della qualità e sull’immagine del prodotto alimentare italiano. E le preoccupazioni relative ai consumi – prosegue la Coldiretti – riguardano anche i cittadini italiani che nella- grande maggioranza dei casi (62 per cento) mostrano un atteggiamento sfavorevole verso l’utilizzo dell’ingegneria genetica nel settore agro-alimentare. Un atteggiamento che rischia di frenare la crescita record in valore delle esportazioni del 6,5 per cento nel vino, del 10 per cento nell’olio di oliva e del 3,6 per cento nei pomodori conservati che – conclude la Coldiretti – è stata ottenuta grazie alle garanzie di qualità e di legame con il territorio che gli organismi geneticamente modificati (Ogm) rischiano di compromettere.


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