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G8: già chiuso il dibattito sul clima

Dal G8 non verrà nessuna decisione concreta sul clima

di Redazione

Dopo il pranzo di Bush con la Merkel, le previsioni sullo sviluppo dei colloqui sul clima appaiono negative. Sergio Marelli, presidente dell’Associazione ONG italiane afferma “Il G8 si apre nel peggiore dei modi possibili, le ultime residue speranze che questo vertice potesse ancora risolvere qualcosa dei molti problemi messi in agenda sono già disilluse sui cambiamenti climatici e l’ambiente. Nessun impegno quantitativo rispetto alla diminuzione delle emissioni di gas serra nell’atmosfera verrà sottoscritto dagli Stati Uniti”.

Le dichiarazioni del Presidente della Commissione Europea Barroso hanno chiarito la situazione: “Sul clima c’è accordo sulla necessità di fare, è stato varcato il Rubicone, resta da capire quando e come fare i necessari cambiamenti”. Marelli dichiara “Il paradosso degli 8 Governi è arrivata al punto tale che si dice che si deve assolutamente porre rimedio all’emergenza climatica senza avere il coraggio di prendere impegni precisi e calendarizzati nei prossimi anni per ridurre le emissioni dei gas serra”.

Dal 1990 a oggi l’Unione Europea, calcolando i 25 Stati membri attuali, ha ridotto del 4,8 % le emissioni dei gas più inquinanti, nello stesso periodo gli USA invece li ha incrementati del 15.8%. I quattro membri UE del G8 (Francia, Germania, Gran Bretagna e Italia) sono responsabili del 8% delle emissioni globali di gas serra, i soli Stati Uniti del 43%. Gli obiettivi posti da Barroso per l’Unione Europea sono importanti: abbattimento del 30% nel 2020, e del 60/80% nel 2050 delle emissioni.
“Venerdì al Vertice – continua Marelli – saranno presenti anche i cinque paesi dell’Outreach, Brasile, Cina, India, Messico e Sudafrica, insieme agli 8 paesi più industrializzati totalizzano il 75% delle emissioni globali, in quella riunione ci sarebbe veramente la possibilità di invertire la rotta, prendere delle decisioni che fermino la distruzione del pianeta.”

Conclude il presidente Marelli: “se il G8 ha ancora un senso è quello di dimostrare al mondo intero le gravi responsabilità degli 8 Grandi, ma l’irresponsabilità esibita nella mancanza di impegni sottoscritti dà il segnale di un vertice già chiuso prima di essere iniziato. Le nostre speranze ora si concentrano sulle grandi questioni ancora aperte dell’Africa e della lotta all’Aids”.

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