Riceviamo questo comunicato dell’Associazione ong:
“Nell’incontro avuto lunedì 4 giugno con il Presidente del consiglio Romano Prodi – dichiara oggi Marelli – abbiamo riscontrato delle aperture che ci fanno sperare nel mantenimento degli impegni da parte del Governo, ma siamo anche consapevoli dei ritardi dell’Italia: il livello dell’APS, fra i più bassi in Europa, solo lo 0.2% rispetto al Pil; il nostro debito nei confronti del Fondo Globale per la lotta all’Aids, Malaria e Tubercolosi di 280 milioni di euro. Le dichiarazioni sentite in queste ore da uomini di spettacolo che criticano la posizione del nostro Paese possono essere utili nel far crescere l’attenzione su questi temi e smuovere l’opinone pubblica, ma credo che le società civili in Europa ma anche in Africa non abbiano bisogno di guru mediatici, tanto più quanto questi guru lasciano seri dubbi sulla loro personale coerenza e credibilità. Se loro in prima persona iniziassero a dare un diverso esempio di condotta, pagando innanzitutto quanto dovuto al fisco dei loro paesi, fonte primaria per le risorse economiche che gli Stati devono destinare per gli aiuti all’Africa, o evitando nello stesso momento di partecipare ad acquisizioni milionarie di quote di aziende, forse sarebbero più credibili nel criticare i Governi per le loro inadempienze”.
Ci permettiamo un commento:
Cari amici dell’Associazione, qual è il senso di questo comunicato? Quello di difendere un governo “amico” spargendo veleni (anche voi?)? Quello di chiudere gli occhi di fronte alla realtà di un Italia che va al G8 a mani vuote? Quello di non capire che se non era per Bono e Geldof, ahimé, sulle pagine della “grande stampa” la questione non sarebbe stata neppure accennata?
All’Associazione possono bastare le “aperture” stagionali del governo, all’Africa no, aspettano i fatti e, soprattutto, che si rispettino gli impegni!
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