Cultura

Immigrazione: la Francia ci chiede stop a sanatorie

Le conclusioni dell'incontro tra il ministro Amato e il francese Brice Hortefeux

di Gabriella Meroni

No a regolarizzazioni generalizzate degli immigrati, sviluppo degli accordi di cooperazione con i Paesi di origine del flusso migratorio, impulso agli accordi di riammissione e, entro il mese di giugno, definizione delle regole d’ingaggio che stabiliscano le procedure d’intervento dei mezzi e degli equipaggi di Frontex, l’Agenzia europea per il controllo delle frontiere: sono le linee guida comuni che scaturiscono dall’incontro al Viminale fra il ministro dell’Interno Giuliano Amato e il ministro francese per l’Immigrazione, l’integrazione, l’identita’ nazionale e lo sviluppo congiunto, Brice Hortefeux. “Abbiamo convenuto su un principio fondamentale: la combinazione coordinata fra Paesi europei, in particolare Paesi vicini come l’Italia e la Francia, sono parte essenziale per politiche che contrastino con efficacia l’immigrazione clandestina ed operino con altrettanta efficacia per l’integrazione e l’inserimento degli immigrati regolari”, ha rilevato Amato al termine della riunione. In particolare, i governi di Italia e Francia sono “contrari a regolarizzazioni generalizzate. Siamo per questo interessati a contrastare, anche con mezzi innovativi come la verifica degli accessi alle frontiere, l’ingresso irregolare”. Allo stesso tempo, saranno promossi “adeguati accordi di riammissione” verso i Paesi nei quali “non si pongono problemi di diritti umani”.


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