Cultura

Immigrati: dal 1988 ad oggi almeno 9000 morti

Stando ai dati dell'ultimo rapporto mensile di Fortress Europe, dal 1988 ad oggi, nel continente europeo, hanno provocato 8.995 morti: di questi, 3.087 immigrati sono dispersi in mare.

di Paul Ricard

Una strage silenziosa e costante, che avviene spesso a poche miglia dalle nostre coste. Sono i viaggi della speranza finiti in tragedia che, stando ai dati dell’ultimo rapporto mensile di Fortress Europe, dal 1988 ad oggi, nel continente europeo, hanno provocato 8.995 morti: di questi, 3.087 immigrati sono dispersi in mare. E si tratta soltanto delle morti documentate dalla stampa internazionale, come scrive oggi il Sir, Servizio di informazione religiosa, l’agenzia della Conferenza episcopale italiana. Nei primi cinque mesi del 2007, secondo questo Osservatorio sulle vittime dell’immigrazione clandestina che dal 1988 tiene una rassegna stampa divisa per Paesi, i morti nel Canale di Sicilia sono stati 131, piu’ 35 sulle rotte tra Algeria e Sardegna. Totale 166. Nel 2006 erano stati 286. Stando alle cifre di questo dossier, sono in calo gli sbarchi, rispetto allo scorso anno: meno 25% in Italia, e addirittura meno 67% alle Canarie, in Spagna. Dal 1^ gennaio al 14 maggio 2007 sono arrivate in Italia 3.022 persone, contro le 4.165 dello stesso periodo nel 2006. Dimezzano gli arrivi a Lampedusa (1.855 contro 4.021), e aumentano invece i viaggi sulle rotte per la Sardegna (253), e la Calabria (529). Non mancano, va avanti il rapporto, vittime straniere di incidenti stradali, morti di stenti nel deserto, come tra le nevi dei valichi montuosi, piuttosto che uccisi da un’esplosione in campi minati in Grecia, dalle armi dell’esercito turco, o dalle violenze della polizia in Libia Lungo le rotte che vanno dal Marocco, dall’Algeria, dal Sahara occidentale, dalla Mauritania e dal Senegal alla Spagna, risultano decedute, o disperse, almeno 3.094 persone. “Il mare- si legge nel dossier di Fortress Europe- non si attraversa soltanto su imbarcazioni di fortuna, ma anche sui mercantili, dove spesso viaggiano molti migranti, nascosti nella stiva o in qualche container. Ma anche qui le condizioni di sicurezza restano bassissime, e si contano decine di morti accertate per soffocamento, o annegamento”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA