Welfare
Pedofilia: don Di Noto minacciato dopo Annozero
Il religioso ha sporto denuncia e dichiara: «Non ho paura»
«A Di Noto interessa soltanto proteggere l’attività di stupro di minori indicata da Gesù, proteggere la devastazione sociale e il delirio di dominio dei cristiani». «Don Di Noto è un maiale?». Ma non ci sono solo gli insulti. C’è anche chi parla senza mezzi termini: «Don Di Noto è un pedofilo terrorista. Che copre la mafia cattolica».
Sono su questo tono le incredibili calunnie, ingiurie e minacce lanciate su alcuni portali molto frequentati del web contro don Fortunato Di Noto, il sacerdote fondatore dell’associazione antipedofilia Meter, dopo la partecipazione alla trasmissione AnnoZero di Santoro. Parole pesanti che hanno convinto don Fortunato a querelare per calunnia, diffamazione e ingiurie gli autori di questi post e a chiedere l?intervento della Polizia Postale e delle Comunicazione.
“L’attacco più duro, in questo campo, è diffamare deliberatamente chi è prete ed opera dalla parte dei bambini.”, commenta amaro il sacerdote. Che per un altro blogger “protegge il delirio di possesso delle persone nel tentativo di ripristinare il regime monarchico e disarticolare la Costituzione della Repubblica. Ad Anno Zero, grazie alle sue relazioni terroristiche-mafiose avrà ampio spazio per insultare la società civile e il diritto della chiesa cattolica di stuprare bambini costringendoli in ginocchio davanti ad un crocifisso!”.
Ed un altro si improvvisa investigatore: “A me don Di Noto puzza lontano un miglio, credo che abbia trovato il modo di visionare e scambiare materiale pedopornografico restando impunito”. E continua sicuro: “Con i suoi occhietti allucinati sta sempre davanti al monitor navigando alla ricerca di quel tipo di file. Poi a me i preti-specialisti (di prostitute, pedofilia, droga ecc), non mi convincono molto”. Don Fortunato Di Noto e il Direttivo di Meter dichiarano: “Nessuna paura, non mi faccio intimidire da nessuno. Quello che è importante è aver salvato i bambini dagli uomini crudeli e pedofili, e aver contribuito a consegnare alla giustizia i carnefici. Ma credo che ci siano grandi responsabilità per come si gestisce un problema così complesso, qual è la pedofilia. Questa non è libertà di parola, questi sono reati contro una persona e il suo intenso lavoro, con Meter, a tutela dell’infanzia”, dichiara don Di Noto. Che aggiunge: “qui non è essere contro la pedofilia, ma è essere contro i preti che lottano la pedofilia”, conclude.
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