Non profit

Porterò un po’ di società dentro il nuovo partito

Vilma Mazzocco chiamata a far parte del Comitato che deciderà le regole del costituendo Partito democratico. In questa intervista spiega le ragioni di una scelta valida...

di Riccardo Bonacina

Si chiamerà ?Comitato 14 ottobre? a sottolineare la data della sua scadenza, che è poi la data di nascita di quel che sarà il nuovo Partito democratico, ed è nato ufficialmente il 24 maggio scorso con una prima riunione d?insediamento nel quartier generale ulivista in piazza SS. Apostoli. Sono 45 i membri cooptati (dovevano essere 30), 29 uomini e 16 donne (quote rosa addio, siamo poco sopra il 30%), nessun under 40, età media 57 anni. è cominciata così la saga del Cantiere aperto, più che con l'entusiasmo di un?avventura nuova, con qualche mugugno e polemica di troppo.

Tra i 45 cooptati per ragionare su ciò che sarà il Partito democratico, Vilma Mazzocco che nel consesso spicca, prima ancora che i lavori siano iniziati, per le sue qualità biografiche: ha poco più di 40 anni (45 per la precisione), è donna, una vita tutta spesa dentro la società civile organizzata (è presidente di Federsolidarietà e portavoce del Forum del terzo settore). Una chiamata per cooptazione che ha sorpreso la stessa Mazzocco. «è stata una vera sorpresa, mi hanno chiamato la sera tarda di martedì 22 maggio chiedendomi, nel caso avessi accettato, di essere presente alla prima riunione convocata poco più di 24 ore dopo».

Vita: Perché ha detto sì?
Vilma Mazzocco: è stata una scelta personale e consapevole rispetto a una proposta inaspettata. Devo dire che alcune associazioni del mondo cattolico, non solo del terzo settore, con cui ho subito cercato un confronto, e anche un conforto, mi hanno sostenuto nella decisione. Insieme abbiamo ragionato sull?opportunità di un impegno nuovo nella politica e non dalla politica. Qualche settimana fa Giuseppe Acocella, in un convegno a Napoli sul progetto Policoro e la Fondazione Sud, ha citato una frase di Luigi Sturzo che mi è venuta in soccorso in quelle ore. La frase, del 1906, dice così: ?Le considerazioni della prudenza umana spesso tolgono energia al bene?. Ecco, penso che l?energia del bene debba cominciare a farsi sentire con forza e determinazione nei luoghi della politica, perché in questi tempi critici e di divisioni esasperate e urlate, la politica ha sempre più bisogno di società e la società di politica. Ecco, non sono stata prudente, perché mi espongo in prima linea per provare a far passare le idee, le culture, i valori e gli stili che le organizzazioni della società civile hanno costruito nel tempo. Non sono in rappresentanza di nessuno, però porto con me queste esperienze. è una decisione, lo voglio sottolineare, che non coinvolge né il Forum del terzo settore né Federsolidarietà a nessun livello.

Vita: Eppure, dovrà convenire che ci sarà qualche mal di pancia. Una portavoce del Forum, la sua collega Maria Guidotti, ha pochi mesi fa firmato la mozione congressuale di Fassino; lei, oggi, sceglie di entrate nel Comitato del costituendo Partito democratico. Sottolineate come queste siano scelte personali, ma non crede che a qualcuno oggi sarà più difficile riconoscersi nel Forum e nelle sue due portavoce?
Mazzocco: Credo che oggi le organizzazioni di terzo settore siano mature per un confronto più alto con la politica. Rispetto, poi, alle scelte mie e di Maria Guidotti, non siamo di fronte a incarichi partitici, ma a segni di impegno politico. Nel mio caso specifico, ho scelto di partecipare a un laboratorio politico. Il partito non c?è neppure, nascerà dopo. Anzi, voglio dire che se nel centrodestra nascerà un laboratorio di questo tipo e altrettanto importante, luogo di contaminazione di mondi e di riflessioni per il futuro politico di questo Paese, mi candido ad essere anche lì. Il 13 ottobre, poi, farò un passo indietro. E, nel caso ci fossero le condizioni di un impegno diverso, sceglierò». Fino ad allora, Il Comitato 14 ottobre è un laboratorio di interconnessioni di culture, perciò penso sia utile che attraverso la mia scelta personale passino i saperi e le culture del terzo settore.

Vita: Quali temi saranno al centro del suo contributo?
Mazzocco: Il Partito democratico, ma oso sperare anche gli altri partiti, dovrà capire, grazie a questo laboratorio, che c?è una società civile organizzata che sta costruendo società dal basso, che allarga la sfera dello spazio pubblico (uno spazio non più e non solo statale), dovrà capire che ci sono soggetti privati a rilevanza pubblica che vanno promossi e valorizzati e riconosciuti costituzionalmente. Su questo e per questo sono lì anche se, lo ribadisco, lo farei volentieri anche da un?altra parte. Se in questi mesi riuscirò a far questo, a far passare un messaggio anche di stile nella politica, a far capire che c?è un modo bello di far politica e che questo va fatto capire alle nuove generazioni, si sarà fatto qualcosa.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA